Adriano Bacconi, match analyst, ha detto la sua sulla Juve. Ecco le sue parole a La Stampa: “Non solo è possibile fondarsi sui dati, ritengo sia imprescindibile. Nessun club che punta a vincere con investimenti ragionati può fare a meno di una struttura investigativa che conosca e sfrutti questa opportunità. Ogni evento viene monitorato da apposite telecamere e trasformato in coordinate spazio-temporali. Comolli ha ragione quando afferma di dover avere un rapporto virtuoso con i dati”.
Sulla tattica

“Sia che si ragioni di analisi tattica, sia che si voglia avviare una ricerca di mercato o magari definire programmi per prevenire gli infortuni, ci sono milioni di dati prodotti da ogni singola partita. Oggi allenatori e dirigenti oggi devono saper leggere e applicare questo nuovo livello di conoscenza: solo il 30% di informazioni viene utilizzato. L’approccio di Comolli mi sembra al passo coi tempi: con le piattaforme oggi si può fare una pre-selezione. Trovare un nuovo Messi o un Pirlo è difficile, ma possiamo comparare i loro dati come l’efficacia nei dribbling o al tiro”. Intanto ecco le parole di Peruzzi<<<