Juventus, le parole di mister Spalletti in conferenza

Juventus, le parole di mister Spalletti in conferenza

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Luciano Spalletti ha presentato la gara di questa sera. Leggiamo le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

La Juventus, si prepara a scendere in campo questa sera alle ore 21:00 per il match contro il Bodo Glimt. I bianconeri di mister Spalletti, saranno impegnati quindi nella gelida trasferta in Norvegia, nella gara valida per la quinta giornata di Phase League di questa Champions League.

Il tecnico toscano, ieri sera nel giorno di vigilia della gara, ha parlato così in conferenza stampa:

“Su questi campi ho avuto la possibilità e il piacere di averci a che fare nel corso della mia carriera. Per chi è abituato al freddo e a queste temperature effettivamente è differente, perchè è abituato a respirare quest’aria così fredda, quest’aria tagliata che ti batte negli occhi e a volte, a seconda del vento che tira, non ti permette neppure di tenerli aperti. Penso allo stesso tempo, però, che sia anche stimolante una sfida di questo tipo perchè devi dimostrare di saperti adattare a qualsiasi situazione e di gestire le difficoltà. Il campo sintetico sarà una difficolta reale perchè cambiano le abitudini, i rimbalzi. Il campo ci disturba, ma noi vogliamo fare la nostra prestazione. Il Bodo/Glimt gioca bene e i miei calciatori sanno che quella di domani sarà una partita difficilissima. Noi con i match analyst abbiamo visto tutto. Il ritmo farà la differenza, ma siamo già allertati. Per avere un riconoscimento dobbiamo passare da partite difficili. Noi non vogliamo giocare partite facili, ma quelle difficili per adattarci e ricevere dei riconoscimenti. Domani, a fine partite, scopriremo se ci saremo riusciti o meno.

Ci saranno dei cambi rispetto alla gara di Firenze, ma non parlerei di stravolgimento di formazione. È vero che non abbiamo fatto bene contro la Fiorentina, ma nemmeno male. Per come li ho visti giocare, ci sono un po’ tutte le qualità per crescere, però bisogna riconoscerle e metterle in campo nei momenti giusti, oltre ad alzare il livello della qualità individuale. In campo non c’è più la rigidità dei ruoli; ciò che sembra disordine ora, in realtà è libertà e proprio in quella libertà bisogna trovare gli equilibri. Questa continua rotazione di ruoli e ricerca di trovare una posizione ideale, in realtà, è un vantaggio”.

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