In una lunga intervista rilasciata ai taccuini di Tuttosport, Ezio Greggio ha parlato dell’importante successo della Juventus contro l’Inter. Questa l’intervista completa:
Ezio Greggio, cosa vuol dire il successo con i nerazzurri?
“Senso di appartenenza“.
Tudor ce l’ha fatta?
“Sì, e l’abbiamo visto. Da quando è finito lo scorso campionato mi sono battuto affinchè rimanesse alla Juve. Ho mandato qualche messaggio…“.
Cosa l’ha convinta?
“L’anno scorso ha fatto un miracolo. Ha portato coesione e ha saputo mettere in campo una squadra. L’allenatore interista, quello di prima, non ci riusciva. E l’avremmo amato solo se avesse fatto qualcosa di importante“.
Elogio alla semplicità.
“Igor ha dimostrato di avere questa dote: ogni giocatore al suo posto. Non siamo il Real Madrid, e nemmeno il Psg: ci sono ottimi giocatori, ma vanno contestualizzati“.
E questo Adzic?
“Eh, Adzic amari per l’Inter. Sommer sta cercando ancora la palla. Il ragazzo è stato straordinario, ma non è il solo…”.
Chi l’ha colpita?
“Vedo Vlahovic: non ha mai detto una parola in più nonostante gli siano passati davanti e di fianco. Non ha fatto gol ma si è visto tutto l’impegno, partecipando all’azione“.
Yildiz le ricorda Del Piero?
“Alt: Del Piero era Del Piero. Serve tempo, ma è sulla strada per diventare uno dei numeri dieci più importanti della Juventus. Ha grandi doti, positive. Le ha dimostrare però in questa stagione. Con quell’altro (Thiago Motta, ndr) vedeva e toccava massimo tre palloni, a volte non è solo intelligenza tattica o calcistica“.
La rete è stata pazzesca, però.
“Sì, era tutta da fare. E da fare con una meraviglia. Poi Adzic: arriva la palla, stoppa, cannonata. Sa chi mi ricorda?“.
Ci dica.
“Questa è un po’ di nicchia: Armando Miranda, alla Juve nel 1962, brasiliano. Faceva così“.
Manca ancora qualcosa?
“Forse qualcuno a centrocampo. Però se Thuram continua a maturare, abbiamo questo Locatelli che dà l’anima… Visto il lob per Bremer? Mi è sembrato Pirlo“.
Si può credere allo scudetto.
“Ce l’ha insegnato Boniperti: fino alla fine. Non ci esaltiamo, ma speriamo di vincere. Adesso siamo a tre di fila, no? Ecco, puntiamo alle prossime tre. E poi tre, di nuovo tre e così via“.
Ha fiducia nei nuovi acquisti?
“Sì, potranno fare bene. Ci sono poi tante variabili. E speriamo diano la camomilla a Cambiaso: deve mantenere la calma, soprattutto quando si sta vincendo. Comunque ci sono i presupposti per farci divertire, prima non era così“.
In che senso?
“Prima era difficile sentirsi juventini. Abbiamo vissuto campagne acquisti incomprensibili, ora via chi non è da Juve“.
Se fosse un film, Juve-Inter quale sarebbe?
“C’era il naufragio di “Selvaggi“.
Ma alla fine è come una vecchia pellicola degli anni Trenta:
“Ride bene chi ride ultimo”.
Sui social si è scatenato…
“Ho messo insieme l’immagine di quattro pere e l’ho pubblicata. Quando capita contro di noi è il delirio, sul cellulare ho un frutteto…“.
Il primo a cui ha scritto al 4-3?
“Enzino Iacchetti, naturalmente. Quando la Juve va male, mi manda di tutto e di più“.