Juventus, David o Vlahovic: chi dei due per l'attacco? I numeri dicono che...

Juventus, David o Vlahovic: chi dei due per l’attacco? I numeri dicono che…

Dusan Vlahovic
Mister Tudor dovrà osservare le prestazioni dei suoi giocatori con le rispettive nazionali per prendere delle decisioni in ottica Juve

Igor Tudor osserva “da spettatore” il modo in cui i suoi giocatori affronteranno gli impegni con le rispettive nazionali. Da spettatore fino a un certo punto, però: in effetti, dalle prestazioni che offriranno i suoi bianconeri potrà trarre indicazioni e certezze utili per definire meglio il proprio impianto di gioco in vista delle prossime gare.

Il tecnico croato, dunque, sarà chiamato a valutare attentamente il tipo di performance che offriranno i suoi uomini sul campo con le proprie nazionali: in primis da Jonathan David, convocato dal suo Canada, e poi subito dopo da Dusan Vlahovic, il calciatore che in questo momento ha offerto più garanzie all’allenatore e all’ambiente bianconero in generale.

In particolare, l’attaccante serbo stasera sarà impegnato con la sua nazionale nella gara contro l’Albania. Non segna da un mese (dalla doppietta contro il Borussia Dortmund in Champions League), e in campionato la sua ultima rete è datata fine agosto, ossia dal gol decisivo messo a segno contro il Genoa utile per conquistare la seconda delle tre vittorie accumulate fino a questo punto dalla squadra bianconera.

Un rendimento che potrebbe essere considerato poco esaltante, ma che in realtà ha messo in mostra l’abilità del calciatore serbo di essere spesso un’arma a gara in corso, e non l’attaccante scelto dal primo minuto dal tecnico croato. Tenendo in considerazione anche il Mondiale per Club, la media reti registra addirittura un gol ogni 64 minuti; per David siamo invece a un gol ogni 388 minuti, mentre per Openda è impossibile da registrare, visto che è ancora a zero gol.

Se si dovesse affidare ai numeri, dunque, mister Tudor non avrebbe problemi a scegliere a chi affidarsi in attacco. Intanto, però, al tecnico croato non rimane che posizionarsi davanti al televisore e vedere i propri attaccanti mettersi all’opera con le proprie nazionali: a Tudor, dunque, il compito di valutare, prendere appunti e prendere delle decisioni.

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