È finita la partita tra Juventus e Borussia Dortmund: i bianconeri riescono ad agguantare in extremis un importante pareggio grazie a Kelly, il quale ha firmato la rete valida per il 4-4. Al termine della gara ai microfoni di Sky Sport è intervenuto l’allenatore bianconero Igor Tudor per analizzare il match. Queste le sue parole:
“Gol presi? Troppi dietro, non troppi in avanti. E’ vero, stavo scherzando, se si continua così ogni gara, non si finisce più. Una partita fatta dopo tre giorni, è una grande difficoltà dal punto di vista energetico nel secondo tempo, si è visto, contro una squadra fortissima che tre giorni fa ha avuto una partita facilissima. Non era facile. Grande cuore, grande panchina, perchè sono già 3-4 partite che gente entra da fuori fa la differenza. Bravi, questo è un bel segnale. Faccio i complimenti al Borussia perchè hanno individualità importanti in tutti i campi, noi abbiamo avuto qualche problemino, di gamba, di arrivare, però davanti quando attacchiamo siamo pericolosi. I due-tre episodi dei gol troppo facili, si potevano e si dovevano evitare, con la squadra schierata così bassa, sono stati troppo facili questi gol. Però alla fine questa è la qualità individuale. Io sono felice perchè in queste circostanze non potevamo fare meglio. Loro hanno dato tutto e faccio i complimenti ai ragazzi.
Le rotazioni e i subentrati dalla panchina? Ormai con cinque cambi e con tutte queste partite che si giocano ogni tre giorni, veramente non ci sono titolari, lo ribadisco tutti i giorni ai ragazzi, perchè è veramente così. Quando sono tante, le partite si decidono sempre negli ultimi venti minuti. Non è un modo di dire: quello che entra può decidere, e la dimostrazione è arrivata in queste quattro partite, è successo così. Con i cinque cambi si è cambiato il calcio. Il problema era perchè si è fatta quella partita contro l’Inter sabato, oggi è martedì. Ieri c’è stata la rifinitura e io non posso fare niente. Kenan era bianco, Khephren… Questo però va accettato, sono problemi che sappiamo, però c’è un grande gruppo. Accettiamo questo punto che alla fine dopo il 4-2 sembrano tre. In questo momento era il massimo che si poteva fare.
Turnover e continuità di gioco? Non è facile, perchè quando sono quattro giorni mi viene più facile fare queste rotazioni, ma era giusto partire con David e Openda, perchè sono arrivati due giocatori importanti. Koopmeiners ci sta che abbia continuità perchè è un giocatore importante, poi è vero che alla fine tutto sembra diverso quando entrano, ma come sapete c’è la partita nella partita, quando sei sotto e devi spingere diventa tutto un po’ più facile. Ormai con in cinque cambi, a volte si indovina, a volte non si indovina, però devono essere tutti importanti. Prima parlavo di motivazione, questi che entrano alla fine dimostrano che alla fine si fa la differenza.
Come sto? Dopo questi tre giorni bisogna recuperare bene (ride, ndr.). Organizzazione e senso di appartenenza e rivalsa? Sì, lo spirito, la voglia di lavorare e di pedalare, partenza e arrivo. Poi dopo si aggiungono le cose di calcio, di dettagli, di scegliere, di tutto quanto. Oggi ci è mancato anche Cisco che è un giocatore importante per il nostro modo di giocare, per il modo in cui lega l’attacco. Cambiaso ha fatto una partita dopo 15-20 giorni, deve ritrovare il ritmo. Bremer viene da un lungo periodo di stop, per lui non era facile giocare. Ci sono tutte queste problematiche che fanno parte di una squadra che quando si valuta cosa si è potuto fare e cosa no, conta tutto. Però io sono contento, ora c’è da recuperare bene e andare a Verona già sabato“.