In questo inizio di stagione mister Tudor ha potuto meglio rendersi conto dell’importante peso che alcuni giocatori ricoprono nell’equilibrio della Juventus: uno di essi è sicuramente riscontrabile nella retroguardia bianconera, vale a dire Gleison Bremer. Il centrale brasiliano, infatti, rappresenta ormai un elemento imprescindibile per la squadra juventina; un’importanza che si può ricavare anche a partire dai numeri e dalle statistiche concernenti l’andamento registrato in queste prime partite di stagione dalla difesa.
In particolare, con il brasiliano in campo, prima dell’ultimo derby d’Italia contro l’Inter, la Juventus non prendeva gol da otto partite consecutive in campionato, e allo stesso tempo presentava una percentuale di vittorie pari al 70%. Al tempo stesso, un altro dato significativo riguarda il dato sui tiri incassati dalla Juventus con e senza il difensore brasiliano. Nello specifico, al Bentegodi contro il Verona la Juventus ha subito 4 tiri in porta; invece, con il brasiliano in campo al centro della difesa i bianconeri ne avevano subiti 6 in tre partite tra Parma, Genoa e Inter. Numeri che, in poche parole, certificano il fondamentale peso che il brasiliano assume nella compagine bianconera.
Ma l’aspetto maggiormente evidente derivante dal suo rientro emerge anche dal rendimento dei suoi compagni. In effetti, chiunque giochi vicino al brasiliano riesce a sfornare prestazioni di ottimo livello: ne è un esempio sicuramente Kelly, apparso rigenerato dopo mesi di difficoltà e con i panni di difensore “goleador” contro Inter e Borussia Dortmund, ma anche Gatti, di nuovo in forma dopo l’infortunio al perone, e Kalulu, proveniente da un Mondiale per Club disputato al di sotto delle aspettative. Quando c’è il brasiliano, dunque, per la Juventus è tutta un’altra storia.