Intervistato per TJ, Sergio Porrini ha parlato dell’arrivo alla Juventus di Igor Tudor. Ecco le sue parole: “E’ presto per trarre dei giudizi, due partite sono davvero troppo poche. Ci sono stati dei cambiamenti, anche perché la Juventus degli ultimi anni ci ha sempre portato ad avere delle considerazioni sbagliate. Più di una volta abbiamo pensato ad una svolta positiva a livello di risultati e invece poi andava tutto male, l’esempio lampante sono le vittorie bellissime con City e Inter di quest’anno a cui non c’è stato un seguito. La sensazione è che dal punto di vista caratteriale è che Tudor abbia portato un qualcosa di diverso, lo si vede da come si pone ai calciatori e da come vive la partita. Ha vivacizzato uno spogliatoio depresso, ecco perché questo tipo di grinta può portare a quella carica che era necessaria”.
Porrini: “Tudor si adatta alle caratteristiche dei giocatori”

L’ex bianconero ha proseguito: “Oggi è difficile vedere una somiglianza tra il calcio di oggi e quello di trent’anni fa. L’unico che più si avvicina è Gasperini a livello di modulo e con la sua idea di marcare prevalentemente in ogni zona di campo. Questo ricorda molto le mie prime stagioni all’Atalanta. Gasperini, a mio parere, è riuscito a creare un mix vincente tra le due epoche. Tudor, sicuramente, è alla ricerca di se stesso e si ispira a tantissimi allenatori, sta cercando di plasmarsi per arrivare ad essere un qualcosa di definito. L’ho visto molto bene cambiar modulo in corsa, è flessibile e si adatta alle caratteristiche dei giocatori. Questo va bene perché non vede solo le sue convinzioni, però sinceramente la mia Juve (e anche la sua) era differente soprattutto negli interpreti”. Leggi anche le parole di Zambrotta su Tudor <<<