Intervistato per TJ, Sergio Porrini ha parlato dell’esterno offensivo della Juventus, Francisco Conceicao. Ecco le sue parole: “A me è piaciuto molto Conceição in molte partite, c’è stato un periodo della stagione prima dell’infortunio in cui era determinante ed era l’uomo in più. Ha quella capacità di vincere l’uno contro uno e di creare sempre superiorità numerica, queste sono caratteristiche che in Italia si vedono sempre meno. A me stupisce che sia in discussione un ragazzo così bravo e non gioca più titolare. Il calcio sta dimostrando che le partite si vincono grazie alle giocate individuali di questi attaccanti, altrimenti il tutto diventa troppo tattico e schematico. Inoltre sto apprezzando tantissimo Kalulu“.
Porrini: “La Juve di Motta si specchiava troppo”

Inoltre, sul cambio di guida tecnica alla ricerca di una maggiore praticità, l’ex bianconero ha aggiunto: “Per avere l’ossessione della vittoria devi avere anche i giocatori giusti. La società può avere una grande fame di vittoria così come l’allenatore, ma poi in campo scendono i calciatori e i risultati possono essere diversi. I bianconeri sono sempre stati molto pratici, concreti, molto più attenti alla sostanza che ad altro. Questo accadeva anche con Platini e nei miei anni, ma sul terreno di gioco vedevi un gran bel gioco e l’assoluta ferocia nel voler assolutamente portare a casa i tre punti. Qui la sensazione è di una squadra molto giovane e che si specchia troppo, un po’ il riflesso di quanto succede oggi in cui basta un anno fatto bene per avere ingaggi stratosferici che fanno passare la voglia di lavorare duro. Nei ragazzi non vedo la voglia e la passione che avevamo noi, ma questo è un altro discorso”. Leggi anche l’analisi sul futuro di Conceicao alla Juventus <<<