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Juve, Kulusevski andrà via? Lo svedese: “Penso solo al prossimo match”

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La situazione di Dejan Kulusevski in casa Juventus è ormai un vero e proprio mistero. L’esterno svedese è arrivato a Torino nell’estate del 2020, pagato la bellezza di 35 milioni di euro. Al Parma il classe 2000 aveva fatto vedere...

redazionejuvenews

La situazione di Dejan Kulusevski in casa Juventus è ormai un vero e proprio mistero. L'esterno svedese è arrivato a Torino nell'estate del 2020, pagato la bellezza di 35 milioni di euro. Al Parma il classe 2000 aveva fatto vedere colpi da predestinato, gol, assist e tantissima qualità. In maglia bianconera, però, Kulusevski non è mai riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale e ora la dirigenza della Juve comincia seriamente a pensare sul da farsi. La rosa bianconera ha bisogno di una prima punta (Vlahovic?), ma la crisi economica impedisce di investire sul mercato. Una vendita libererebbe uno slot in rosa e farebbe felici le casse del club. Kulusevski è sacrificabile?

Sotto la guida di Andrea Pirlo lo svedese ha giocato in diversi ruoli, dall'esterno a tutto campo, passando per l'attaccante e il trequartista fino ad arrivare alla mezz'ala. In nessuno di questi ruoli, però, ha convinto a pieno. Quest'anno con Massimiliano Allegri il classe 2000 sta trovando ancora meno spazio, chiuso nelle gerarchie da un Federico Chiesa in stato di grazia e da un ritrovato Paulo Dybala. Il suo futuro sembra sempre più incerto.

Rispondendo ad alcune domande in una chat con i lettori di Sportbladet (un giornale sportivo svedese), Kulusevski ha parlato delle molte voci che lo vorrebbero lontano da Torino: "​Quando giochi a calcio, ci sono sempre delle voci. Sono contento che ci siano squadre interessate a me, ma ora non ci sto pensando. Mi concentro solo sulla prossima partita, altrimenti non mi diverto. Real o Psg? E se rispondo Real Madrid e poi in futuro vado al PSG?". Poi sull'addio di Cristiano Ronaldo ha aggiunto: "​Sinceramente non si nota molto la sua assenza, perché non ci pensiamo. L'unica cosa a cui pensiamo è che dobbiamo vincere le partite, non a chi c'è e chi non c'è. È stato molto divertente giocare con lui, è un grande giocatore e una persona fantastica, ma ora pensiamo al futuro".