Juve, Elimoghale: "Sogno l'esordio in Serie A. La maglia azzurra è..."

Juve, Elimoghale: “Sogno l’esordio in Serie A. La maglia azzurra è…”

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In un'intervista a Sky Sport Insider, il giocatore della Juve Primavera Destiny Elimoghale ha rilasciato alcune dichiarazioni

Destiny Elimoghale, giocatore della Juve Primavera, si è aperto in un’intervista a Sky Sport Insider. Di seguito le sue dichiarazioni: “Come tanti ho iniziato da bambino: passavo tutto il giorno con il pallone a giocare sotto casa con i miei amici. Non importava il caldo, il freddo o l’ora… appena avevamo un minuto libero, eravamo lì a correre e a inventarci partite infinite. È da quei momenti che è nata la mia passione.

La famiglia è stata ed è tutto. Mi ha insegnato disciplina e rispetto. Anche quando era difficile, non mi hanno mai permesso di mollare. Fuori dal campo sono un ragazzo normale: amo la musica, passo il tempo con i miei amici e la mia famiglia. Mi piace stare tranquillo, ridere. Il calcio è la mia vita, ma non sono solo quello.

Il calcio per me è casa. È il posto dove mi sento davvero me stesso. Prima di una partita cerco sempre di isolarmi un po’, metto la musica e inizio a visualizzare le giocate, le situazioni e quello che vorrei fare in campo. Mi aiuta a entrare nel mio mondo e a trovare la concentrazione giusta.

Non penso che manchino i giovani di talento, anzi. In Italia ci sono tantissimi ragazzi forti, magari solo meno visibili. Il nostro ‘segreto’ è che abbiamo avuto l’occasione di dimostrarlo: lavoriamo tanto, siamo affamati e ci sosteniamo a vicenda. Quando ti senti parte di un gruppo così, il talento viene fuori più facilmente e in modo più naturale.

I giovani hanno tanto da dare e meritano spazio per crescere e dimostrare il loro talento. Non regali, ma opportunità. Non bisogna distinguere tra giovani e grandi, ma tra giocatori forti e meno forti, a prescindere dall’età.

In un Mondiale ti senti al centro del mondo, perché il nostro mondo è il calcio. Siamo ragazzi giovani e ci piace fare cose ‘normali’: ridere, ascoltare musica e stare insieme, ma allo stesso tempo sentiamo forte la responsabilità di rappresentare il Paese. Tutto questo ci ha unito ancora di più e in campo si vede.

Non avevo dubbi sul fatto che il nostro gruppo fosse molto forte e che avremmo fatto bene in campo. Fin dall’inizio, con grande umiltà, siamo sempre stati consapevoli del nostro valore: sapevamo di poter dire la nostra contro chiunque. Con questa maglia sento un misto di orgoglio e responsabilità. È come se ti ricordasse da dove vieni e quanto devi dare per onorarla.

Sia Neymar che Leao sono i miei idoli, per la loro tecnica, velocità e capacità di cambiare le partite. Io però sono solo un ragazzo che ama il calcio e ha ancora tantissimo da imparare. Il mio obiettivo è crescere ogni giorno e migliorare in ogni aspetto del gioco, senza pensare a paragoni con giocatori come loro che al momento non hanno senso.

Adesso sogno l’esordio in Serie A. E poi la Champions League. Con la Nazionale voglio i Mondiali e gli Europei. Non corro: voglio fare ogni passo nel modo giusto, ma se devo sognare non voglio pormi dei limiti. Lavoro ogni giorno e resto concentrato sul presente. Il resto, onestamente, non mi interessa: preferisco fare le cose passo dopo passo.

Qualche scambio di battute con i giocatori della prima squadra ce l’ho avuto. La cosa che colpisce è che parlano tanto di mentalità. Non ti dicono solo ‘Allenati forte’, ma ‘Pensa giusto’. Ho capito che la testa vale quanto le gambe.”

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