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Jacobelli: “Per Pogba scelta ponderata. Paredes primo obiettivo”

Paul Pogba
L'ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, intervenuto durante l'editoriale di TMW Radio, ha commentato il momento dei bianconeri.

redazionejuvenews

Xavier Jacobelli è intervenuto durante l'editoriale di TMW Radio, commentando il momento bianconero. L'ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport ha commentato la decisione di Pogba di optare per la terapia conservativa: "È stata una scelta assolutamente ponderata anche con gli specialisti che sono stati messi a disposizione di Pogba dalla Juventus. Speriamo che ci voglia meno del previsto per il suo rientro in campo. Penso che in questo momento quello che conta di più è la salute di Pogba, con l’obiettivo che i tempi di recupero siano i più rapidi possibili. Per il giocatore l’obiettivo è chiaramente il Mondiale".

Sugli obiettivi: "Si punta su Paredes, questo ormai è evidente. Però l’emergenza a centrocampo può spingere Allegri a lanciare Miretti e Fagioli, saranno ben sei gli indisponibili per la Juve alla prima giornata. Paredes servirebbe subito, ma difficilmente verrebbe lanciato nella mischia fin dalla prima giornata. Per l’argentino il PSG non vuole scendere a patti con i bianconeri, al contrario di quanto è avvenuto con la Roma per Wijnaldum".

Ora la Juve dovrà muoversi sul mercato e c'è un ritorno di fiamma per Kostic: "Sarà ancora possibile puntarci in extremis, la Juve vuole fare un colpo in particolare a centrocampo, considerando l’emergenza che c’è ora. Paredes è l’obiettivo numero uno, poi nella fase finale del mercato ci sarà la possibilità di fare un’operazione anche in attacco. Speriamo che la Juve punti su giovani come Fagioli e Miretti, se ci sono giovani di valore vanno fatti giocare. Non si capisce perché Lucca debba andare all’Ajax o Scamacca al West Ham, se un giocatore giovane è bravo deve giocare. La Juve ha la fortuna di avere giocatori come Fagioli e Miretti, c’è questa situazione di emergenza e allora bisogna farli giocare. È tutta una questione di coraggio, utile anche alla Nazionale. Se non dovesse esserci questo lavoro con i giovani, il calcio italiano sarà relegato a un ruolo di secondo piano".