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Jacobelli: “Allegri sa che deve vincere. Spazio a Miretti e Fagioli”

Jacobelli: le sue parole sulla Juventus
L'ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, intervenuto ai microfoni di TMW Radio durante Maracanà, per parlare dei temi del giorno.

redazionejuvenews

Xavier Jacobelli è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, durante Maracanà, per commentare i temi caldi del giorno. Allegriha parlato delle concorrenti che si sono rinforzate: "Ricordo quello che ha detto negli Usa, cioè che hanno il dovere di vincere lo Scudetto. Il fatto che continui il pressing su Paredes significa che serve qualcosa per completare la squadra. E' evidente che sia conscio di ciò che stanno facendo le rivali, a partire dalla Roma. La società giallorossa segue il programma di Mourinho, mentre l'Inter ha riportato uno come Lukaku. E anche il Milan ha preso De Ketelaere. Mi auguro che l'infortunio di Pogba possa consentire ad Allegri di valorizzare Miretti e Fagioli, giovani che hanno fatto molto bene".

Sulla capacità di Allegri di valorizzare i giovani presenti in rosa: "Credo che sappia che questa è una stagione decisiva per lui e per la Juve. Nonostante un contratto triennale, è consapevole che si deve vincere. Di necessità si può fare virtù. E' fondamentale che i giovani abbiano modo di dimostrare il proprio talento".

Sul Milan: "Credo che sia il primo favorito per lo Scudetto. E' il frutto del lavoro di due anni e mezzo, di giocatori da valorizzare e che Pioli ha lanciato e sfruttato pienamente. Credo si sia rafforzato con le varie operazioni".

Su Milinkovic-Savic, profilo gradito alla Juventus: "Nel mercato è tutto possibile. Parliamo di una società che sta cercando di cedere Arthur, che ha risolto a fatica il contratto con Ramsey e per fare nuovi acquisti deve cedere. Milinkovic costa almeno 60 milioni e Lotito non molla su questo. Mi risulta difficile che in questo momento la Lazio rinunci a uno come lui, anche qualora la Juve sia disposta a sborsare quella cifra. Ci sono state ricapitalizzazioni importanti, la riduzione del monte ingaggi e non solo, che rafforzano la convinzione che si debba stare molto attenti ai conti".