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Italia U19 femminile, sconfitta all’esordio con la Spagna. Arcangeli in gol

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La squadra di mister Sbardella era passata in vantaggio con la giovane bianconera, poi i tre gol delle spagnole hanno ribaltato il risultato.

redazionejuvenews

Ieri l'Under 19 femminile ha esordito nella fase finale dell'Europeo di categoria, con una sconfitta contro la Spagna. In campo diverse giocatrici della Juventus, compresa l'autrice del gol. Ecco il resoconto del match, pubblicato sul sito ufficiale della Figc: "Come nelle previsioni della vigilia, Sbardella arretra Pfattner sulla linea delle centrocampiste per sopperire alle assenze di Severini – che in questi giorni si è allenata a parte – e di Alice Giai: la giocatrice della Juventus, pilastro del centrocampo azzurro in tutte le fasi di qualificazione e fuori dalla lista delle venti convocate per l’Europeo per infortunio, ha raggiunto questa mattina in Repubblica Ceca le Azzurrine per vivere con loro questo esordio nella manifestazione. Lo scacchiere italiano vede inoltre la presenza di Battistini sulla linea delle attaccanti ad affiancare Arcangeli e Beccari.

Il sentito abbraccio tra i due allenatori Sbardella e Pedro Lopez - amici da oltre quindici anni in un rapporto non solo professionale, fondato da sempre sul calcio giovanile femminile - apre la sfida. E fin dalle prime battute di gioco le ragazze iberiche cercano di prendere il dominio del gioco con il loro palleggio. Nonostante l’orario di inizio gara a pomeriggio inoltrato (le 17,30), il gran caldo si fa sentire inizialmente sui ritmi di gioco. Diventano così fondamentali le palle inattive e proprio da una di queste, al 14’, Bertucci manca di pochissimo l’appuntamento col vantaggio su una bella punizione calciata dalla destra da Robustellini. L’Italia è più che mai con la testa nella partita, pressando bene le fonti di gioco avversarie e trovando le giuste linee per le ripartenze provate in allenamento. Al 23’ arriva così l’episodio che sblocca il confronto: Beccari se ne va in azione personale e capitan Medina non ha altra soluzione che fermarla con un fallo. Il conseguente rigore è compito di Arcangeli che, dal dischetto, con freddezza, trova il suo undicesimo sigillo stagionale su undici partite con la Nazionale Under 19. Al 29’ la reazione spagnola produce una bella azione personale di Benitez, ma la conclusione della numero undici trova la bella e puntuale risposta di Beretta in due tempi. Il pareggio iberico è però rimandato solo di qualche secondo: questa volta Benitez indovina un bel filtrante per Vignola, abile a saltare la diretta avversaria e a concludere imparabilmente a fil di palo.

Il match è una questione di strappi, con le due squadre un momento a imporre le proprie trame e subito dopo a difendersi, in un alternarsi di emozioni che certamente fa bene al calcio femminile per la qualità del gioco espresso da entrambe le formazioni, ma che è crudele con le Azzurrine nel recupero del primo tempo, quando Alvarez svetta con un tempismo da centravanti navigato trovando di testa il vantaggio spagnolo: una vera beffa per le ragazze di Sbardella, che subiscono la rimonta quando ormai sembrava inevitabile il rientro negli spogliatoi in perfetta parità.

Nei primi minuti della ripresa il contraccolpo psicologico della rete subita proprio sul finire della prima frazione sembra farsi sentire e al 12’ serve il miglior tempismo di Beretta, in uscita, a sventare una nuova minaccia spagnola. Estremo difensore azzurro che si ripete quattro giri di lancette più tardi su Fiamma, ma deve inchinarsi sul seguente calcio d’angolo, quando Uria svetta di testa e la anticipa, firmando il 3-1. Alle Azzurrine serve una scossa e prova a darla la neoentrata classe 2005 Schatzer, il cui tiro di prima intenzione al 23’ chiama Font alla risposta in angolo. Passano i minuti e Sbardella prova a cambiare qualcosa nel proprio scacchiere tattico per impensierire maggiormente la retroguardia avversaria, e al 38’ è Arcangeli ad alzare troppo la mira sugli sviluppi di un calcio piazzato. La risposta spagnola porta la firma di Uria e ancora una volta è brava Beretta, con la punta delle dita, a dire di no al tentativo avversario. È in sostanza l’ultima emozione di un confronto che ha mantenuto le aspettative della vigilia: ottime trame, due squadre che si sono affrontate a viso aperto alla pari, soprattutto nel primo tempo, e la Spagna che ha confermato come non siano un caso le sei finali raggiunte nelle ultime otto edizioni dell’Europeo…".