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Braghin: “La Juve punta sulle giovani, Arianna Caruso è un esempio”

Stefano Braghin
L'Head of Juventus Women ha rilasciato una lunga intervista a Goal, in cui ha parlato della sezione femminile bianconera e delle più giovani.

redazionejuvenews

Stefano Braghin, Head of Juventus Women, ha rilasciato una lunga intervista a Goal. Il dirigente ha parlato dell'attrattiva del calcio sulle bambine: "Cominciano a imparare, a fare paragoni tra la Champions League maschile e quella femminile, a sperare un giorno di giocarci. Possono vedere le varie fasi. Quando si gioca in certi stadi o con un determinato numero di spettatori. Le giovani calciatrici vogliono iniziare a giocare. I numeri stanno crescendo molto rapidamente. Ora dobbiamo essere bravi come sistema a mantenere alti gli standard e a farle crescere velocemente".

Riguardo all'Europeo della Nazionale maggiore femminile: "Speriamo che l’Italia faccia un buon Europeo. La squadra è molto buona. Il girone è difficile perché sono con Islanda, Belgio e Francia. Ma credo che se passeremo almeno la fase a gironi, in una fase a eliminazione diretta il pubblico sarà molto interessato. Speriamo. La squadra è buona".

Un esempio fra tutte della fiducia data alle giovani nelle Women: "La calciatrice con più presenze nella Juventus è Arianna Caruso, che ha 22 anni. Ha iniziato a giocare qui a 17 anni e ha disputato 136 partite, quindi non abbiamo paura di dare la possibilità ai giovani. Quello che dico spesso nelle mie interviste è che non capisco davvero questa differenza che si fa tra vecchi e giovani, perché per me l’unica differenza nel calcio è buona o non buona. Se sei bravo e giovane anche meglio. Nella prima partita di Champions League contro il Servette a Ginevra avevamo otto giocatori under 23 in campo. Per una squadra molto nuova, non è male".

Le ragazze bianconere impegnate nell'Europeo Under 19: "Ce ne sono sette od otto, perché noi iniziamo da subito a investire sui giovani. Altri club, non dico che sia meglio o peggio, preferiscono andare a comprare giocatori stranieri e sono molto concentrati sulla prima squadra. Noi preferiamo pensare a un progetto a lungo raggio. Certo, dobbiamo vincere perché quando sei in questo club devi farlo. Ma d’altra parte, lasciamo una parte del budget per giovani e iniziamo da calciatrici nate nel 2003, e nel ’04, ’05, ’06, cominciamo a portare qui tutte le migliori calciatrici del Paese. La maggior parte di loro rimane ed è per questo che ne abbiamo molte. Credo che tutti i gol del girone di qualificazione siano stati segnati da giocatori della Juventus. È una buona cosa. Ora dobbiamo essere costanti perché la Juventus, fin dagli inizi, ha sempre fatto cose molto buone. Questa è la nostra prossima sfida".