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Eriksson: “Non credo la Juventus dirà addio allo Scudetto”

Sven-Goran Eriksson

L'ex allenatore ha parlato del campionato italiano e della partita tra Juventus e Inter di domenica sera che ha visto vincere i nerazzurri dopo un dubbio rigore

redazionejuvenews

La Juventus ha perso la partita contro l'inter di domenica sera tra le mura amiche dell'Allianz Stadium: i bianconeri sono stati puniti da un rigore di Calhanoglu, che ha portato con se molte polemiche. Oltre a quelle sul rigore stesso, sbagliato e fatto ritirare al giocatore dell'inter, i bianconeri si sono lamentati per la direzione di gara e per la mancanza di un rigore solare per la squadra di Allegri, che però ha voluto minimizzare nel post partita, annunciando di fatto la resa per quanto riguarda la corsa Scudetto.

L'ex allenatore Sven Goran Eriksson ha parlato intervistato dai microfoni di FootballCo della partita: "In molti altri sport, l'arbitro è intoccabile. In questa partita era tante volte un casino. È brutto vedere 15/20 giocatori intorno all'arbitro, non una ma tantissime volte. E per il calcio non è buono. In Inghilterra non si tenta di ingannare l'arbitro. È la FIFA che deve dire basta, l'arbitro non si tocca. L'arbitro può sbagliare logicamente, però se protesti prima giallo e poi rosso. Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro, è uno dei tre che può vincere lo scudetto. Non si può mai dire che la Juve sia fuori dalla corsa scudetto, perché la Juve ha l'abitudine di vincere. Non credo che dirà addio allo scudetto".

"Per vincere uno scudetto o andare in Champions, in Italia ci vogliono i soldi. Sarri è senza subbio un ottimo allenatore, a me piace il modo in cui vuole far giocare la squadra, però penso che lui abbia bisogno di una squadra forte e la Lazio sta sette punti dietro alla Juventus. Sono tanti ma c'è ancora una possibilità. La Lazio ha buoni giocatori, poi c'è Immobile. Benché non faccia gol in tutte le partite, il record con la Lazio è impressionante. Io non credo che sia finito, ha ancora tanti anni da fare ad alto livello".