A parlare ai microfoni di DAZN anche Gianluca Gazzoli (conduttore radiofonico e televisivo, di fede juventina ma cresciuto a Milano): ”Del Piero è stato il mio riferimento e il giro di campo nella partita di addio è stato clamoroso: tutti piangevano e io che guardavo il campo vedevo me stesso diventare grande, perché lui ha accompagnato tutta la mia adolescenza, mi ha accompagnato dall’infanzia’‘.
Infine anche Linus - Direttore di Radio Deejay - ha parlato di Michel Platini: ”Negli anni 50-60, gli anni della grande emigrazione, la Juve è diventata la squadra di tutti quelli che andavano a lavorare al nord, tanto che io quando ero ragazzo mi ricordo che nella Juve la maggior parte dei giocatori erano del sud: Anastasi, Cuccureddu, Causio. Ho amato tantissimo Platini, che rimane il mio idolo perché forse era quello che riusciva a unire la classe, lo stile, con la personalità: un centrocampista che diventa capocannoniere è una roba che per cui devi essere un fenomeno. E lui lo era’‘.
Come ultimo personaggio è stato chiamato in causa un grande tifoso rossonero come Maurizio Milan - che ha seguito la sua squadra del cuore ovunque - e il presidente del Milan Club Pianezza con Luigi che ha raccontato come la passione per il Milan sia nata insieme a lui e si alimenti ogni anno.
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