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Casini fiducioso: “Il calcio italiano sta bene e piace molto all’estero”

Lorenzo Casini
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha parlato del nostro campionato, analizzando le novità ed i problemi.

redazionejuvenews

Lorenzo Casini, presidente della Serie A, ha rilasciato un'intervista a Il Foglio, toccando diversi temi. Ecco le sue parole sul nostro campionato: "Come sta il calcio italiano? "Sta bene. Le squadre mi pare si siano tutte rafforzate e c'è anche molto entusiasmo, probabilmente dovuto anche alla vicinanza tra la fine del campionato scorso e questo nuovo inizio. Dal punto di vista finanziario? Le squadre stanno lentamente uscendo dagli effetti della pandemia, quando gli introiti si sono sensibilmente ridotti. Mi limito a ricordare che il Parlamento, per aiutare le società sportive, ha sospeso i loro versamenti tributari fino a novembre, per cui bisognerà ora trovare soluzioni graduali. Rimane comunque alto l'interesse degli investitori. Sugli investitori? Se guardiamo a proprietà straniere come Bologna, Fiorentina, Spezia, o anche la Roma, per citarne alcune, si vede una grande passione con investimenti importanti, anche in infrastrutture. Se i proprietari sono fondi d'investimento, vi è sempre e deve esservi innanzitutto una attenta valutazione sulla redditività economico finanziaria".

Sulle proprietà: "La crescita della Serie B sta aiutando tutto il movimento. Una Serie B competitiva, con piazze importanti come Bari, Cagliari, Genoa, Palermo, Parma, Venezia, ma non solo, favorisce anche lo sviluppo della Serie A. E vedere il Como che ha portato in Italia Fabregas, inseguito per tanti anni da diverse squadre di A, è un bel segnale....Nel calcio, come nella politica, le riforme sono sempre all'ordine del giorno. Basta ricordare come nacque il campionato a girone unico: ci vollero anni per attuare la prima proposta di Pozzo. Vi sono cambiamenti che sarà importante discutere tutti insieme con la Federazione. Di sicuro c'è la necessità di migliorare la percezione che l'opinione pubblica ha del calcio, soprattutto di quello di Serie A, e di ricucire in modo virtuoso tutta la filiera dai giovanissimi fino al professionismo, perché oggi vi è come una cesura che non aiuta la crescita, anche culturale, di tutto il movimento".

Sui campionati esteri: "Un primo spunto che abbiamo preso, in parte anche migliorandolo, dalla Premier League è la certezza nel pubblicare le date delle giornate. Da tutte e tre le Leghe quello che la Serie A dovrebbe riprendere è una maggior attenzione verso gli aspetti sociali, i giovani, la scuola. Molte società già lo fanno, ma dobbiamo ancora crescere da questo punto di vista, quando le altre Leghe europee sono molto più avanti su questo. Sono perciò molto felice del protocollo di intesa che mercoledì scorso ho firmato con il Ministro Bianchi e la Sottosegretaria Vezzali, per sviluppare progetti nelle scuole".