Jens Petter Hauge, ex attaccante del Milan ora al Bodo/Glimt, avverte la Juve in vista della sfida di stasera. Ecco le sue parole: “A Milano, in quel settembre di quattro anni fa, capimmo che potevamo elevarci e guardare negli occhi avversari molto più quotati di noi.
Quella sera nacque una squadra diversa, più consapevole. Una storia che stiamo ancora scrivendo. Perdemmo, ma ci divertimmo. Ricordo il caos dopo la partita, con il direttore sportivo che mi parlò dell’interesse dei rossoneri. Il telefono impazziva e poche ore dopo ero ufficialmente un giocatore del Milan.
Giocare qui è complicato: 8.000 tifosi caldissimi, temperature sotto zero, vento tagliente, campo sintetico e persino la neve. Chi viene da fuori ne rimane spiazzato. Roma e Lazio lo sanno bene. Siamo simili all’Atalanta di Gasperini per intensità, e all’Athletic Bilbao per il forte senso di appartenenza. Siamo quasi tutti ragazzi del Nord della Norvegia.”
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