Gleison Bremer
Nel suo editoriale per L’Interista, Fabrizio Biasin ha analizzato l’ultima intervista a Dazn dell’Amministratore Delegato dell’Inter Giuseppe Marotta. Queste erano state le parole del dirigente nerazzurro sulla questione Dybala: “Su Dybala si è parlato tanto, posso semplicemente dire che è un ragazzo serio e un grande professionista. Abbiamo un reparto offensivo di grande valore. Non c’era spazio per lui, non perché non fosse bravo ma perché non c’era la necessità. Poi tutto è stato strumentalizzato e si rischia di fare brutta figura, ma non è così. L’Inter ha un reparto offensivo molto importante, e ce lo teniamo ben stretto”.
L’analisi di Biasin: “Tutto vero: l’Inter ha inseguito Dybala fino a quando non si è presentata l’opportunità Lukaku. L’argentino aveva la possibilità di anticipare il belga, ma Antun ha temporeggiato e tanti saluti. Dopo l’arrivo di Romelu l’Inter ha “liberato” l’ex Juve. Che abbia fatto bene o malissimo lo deciderà il campo, ma è stata una scelta, non una beffa“.
Le parole di Marotta su Bremer: “Piero Ausilio lavorava da mesi sulla pista Bremer, è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economico-finanziari non ci hanno consentito di arrivare a una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, poi quando arrivano delle offerte distanti dalla nostra è giusta che il venditore faccia la sua scelta. Così come il calciatore, che è stato un grande professionista. È sfumata un’opportunità, ma i manager hanno l’obbligo di intraprendere delle strade, e queste a volte portano a conclusione negative, ma fa parte del gioco”.
L’analisi di Biasin: “Non riuscire a prendere Bremer è stato un peccato per mille motivi: perché è forte, perché l’avresti tolto a una diretta concorrente, perché era bloccato da mesi. È vero che la Juve ha offerto molto più grano, proprio per questo motivo l’operazione andava “anticipata”. E invece la proprietà ha scelto di prendere tempo. Amen, si volta pagina: il mondo continua anche senza Bremer”.
Le parole di Marotta su Skriniar: “Abbiamo avuto un incontro coi tifosi e ne siamo usciti ancora più rafforzati. Non è stata una protesta, erano chiarimenti. Noi abbiamo detto loro che da un lato dobbiamo costruire una squadra competitiva, ma dall’altro dobbiamo tener d’occhio l’equilibrio economico-finanziario. Skriniar è un giocatore molto forte, non deve essere messo sul mercato per forza. Nelle settimane precedenti abbiamo avuto dei contatti e tutto verrà valutato: il tifoso però deve restare tranquillo. La squadra sarà sempre competitiva”.
L’analisi di Biasin: “Il discorso è chiaro. L’Inter non è nelle condizioni di togliere nessun giocatore dal mercato, al limite può scegliere di alzare la cifra da chiedere per questo o quello. Il limite di Skriniar è quantificato in 70 milioni: se il Psg formulerà quell’offerta il difensore andrà, altrimenti si imposterà il rinnovo. Preghiamo insieme (e speriamo di vederlo un giorno con la fascia da capitano)”.
Le parole di Marotta su Lukaku: “L’ho trovato più leader di prima“.
L’analisi di Biasin: “È quello che ci auguriamo tutti. E comunque, quanto a “guide”, l’Inter non è in difetto a prescindere. E pensiamo a Barella. A Bastoni. A Brozovic. A Lautaro. A D’Ambrosio. Allo stesso Skriniar. Ad Handanovic. E tutti quelli che hanno tirato la carretta fino a qui. Dai che fra poco si ricomincia”.
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