news

Adani: “Per vincere in Europa alla Juventus manca il gioco”

Daniele Adani

Ieri sera, allo Stade de France di Parigi, si è giocata la finale di Champions League. Una gara iniziata con 36 minuti di ritardo a causa di disordini e problemi organizzativi nell’ingresso del pubblico all’interno...

redazionejuvenews

Ieri sera, allo Stade de France di Parigi, si è giocata la finale di Champions League. Una gara iniziata con 36 minuti di ritardo a causa di disordini e problemi organizzativi nell'ingresso del pubblico all'interno dell'impianto. Il Real Madrid ha battuto per 1-0 il Liverpool grazie alla rete di Vinicius Junior, in una partita in cui era stata la squadra di Jurgen Klopp ad avere la maggior parte delle occasioni. Ha prevalso il cinismo dei Blancos, alla loro quattordicesima vittoria, guidati da un Carlo Ancelotti che è diventato il primo allenatore della storia a vincere 4 volte la Champions League: 2 con il Milan e 2 con il Real Madrid.

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'opinionista di Rai Sport Daniele Adani ha commentato quanto è successo ieri a Parigi: "E' ovvio che non è solo un discorso di campioni, ma di idee, anche sul mercato, e proposta. Certe giocate non nascono solo dal talento dei calciatori, ma anche dal coraggio e dalla ricerca degli allenatori, che fanno sentire i giocatori protagonisti. Non è necessario per forza essere spregiudicati: Ancelotti, per esempio, ha guidato i campioni con un calcio anche speculativo, ma vincente. Li ha coinvolti al massimo, tanto che questa è la coppa di Courtois, Vinicius e Benzema per me".

I club italiani sembrano sempre più lontani dai livelli raggiunti dai top club europei che vanno regolarmente in fondo alla massima competizione continentale. Ecco cosa manca, per esempio, ai bianconeri: "E' vero anche che oggi come livello dei calciatori e possibilità di muoversi sul mercato la Juventus è forse l’unica in Serie A a poter competere con le big straniere. Cosa le manca allora per vincere in Europa? La proposta di gioco, che invece ha il Napoli, per esempio. E il coraggio di non fare calcoli: in Europa non ha più senso farli, soprattutto tra casa e fuori"