Buffon: "Non penso di giocare contro il Parma. Tra 10 anni il calcio femminile sarà come vorremmo" - JuveNews.eu

Buffon: “Non penso di giocare contro il Parma. Tra 10 anni il calcio femminile sarà come vorremmo”

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Il portiere della Juve ha rilasciato delle dichiarazioni

TORINO – Il portiere della Juventus Gigi Buffon, ha rilasciato delle dichiarazioni durante la presentazione del libro di Alessandro Alciato, al Circolo dei Lettori di Torino, dove ha parlato a tutto campo, dalla prossima gara contro il Parma, fino al calcio femminile.

SUL PARMA – “La prossima settimana abbiamo l’altro turno di Coppa Italia, credo serenamente di non giocare, dovremmo incontrare poi la Roma o il Parma stesso, l’incontro sarebbe solo rinviato”.

SUL RECORD IN SERIE A – “Sono soddisfazioni personali che mi gratificano e mi rendono orgoglioso.E’ giusto esserlo. La vita è fatta di sacrificio e sudore ma anche cose belle e frivole. Quello che mi interessa non me lo sono mai proposto e non voglio essere un modello per bimbi e persone, non ho questa aspirazione, non sento la necessità di educare nessuno. Molti vorrebbero addossarti anche questo tipo di responsabilità. Come dico sempre l’educazione di un bimbo, un ragazzo o un adulto, spetta al genitore. Posso essere uno spunto di riflessione. Se una famiglia è a tavola e alla tv e vedono Buffon che fa 700 partite in Serie A il papà dice: ‘Vedi Buffon aldilà dell’uomo che non conosco ha avuto il carattere di soffrire in certi momenti, la capacità e l’umiltà di migliorare’. Voglio essere questo per i miei figli, non lo faccio in modo esplicito altrimenti gli darei una pressione che non meritano”.

SUL CALCIO FEMMINILE – “Tra 10 anni il calcio femminile sarà come noi vorremo vederlo. Loro il primo messaggio chiaro e forte l’hanno dato questa estate, ma è stato il primo, il più importante di quella che sarà un’ascesa più gloriosa. Quello che penso realmente è che loro anche in quanto calciatrici, e parlo anche di gesti tecnici, in questi ultimi anni sono evolute e migliorate tantissimo. Ho visto alcune partite del Mondiale volentieri, e l’ho ritenuta gradevole come contenuti tecnici, ritmo, agonismo. Uno spettacolo apprezzabile, ci sarà sempre un dislivello tra il calcio maschile e femminile, è uno e lo sarà per sempre. Certe attitudini, purtroppo o menonale dà cose migliori alle donne e agli uomini. Quello in cui sono riuscite ad accomunare tutti e dare emozioni a tutti, che è la cosa importante e che loro sono riusciti a fare. Quando regali emozione ad uno spettatore a qualcuno che si approccia a te, tornerà a vederti per riprovare quel brivido. Negli USA il calcio femminile è più importante di quello maschile, loro hanno avuto anche la bravura e la facilità di proporre un calcio vincente per poter dire: “Io sono rappresentata dalla numere uno”. Questo deve stimolare il calcio italiano per diventare competitive ai massimi livelli”.

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