UFFICIALE / Comolli: "Tudor resta! Sul mercato vi dico che..."

UFFICIALE / Comolli: “Tudor resta! Sul mercato vi dico che…”

Damien Comolli
La conferenza stampa di presentazione di Comolli: ecco le parole riprese in diretta da Juvenews.eu

DIRETTA CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE COMOLLI 

Scanavino apre la conferenza stampa:
“Accogliamo una nuova figura con il ruolo di direttore generale, che avrà responsabilità sia sul fronte sportivo che su quello commerciale. È un ingresso strategico, pensato per rafforzare ulteriormente il nostro club in vista della prossima stagione e con uno sguardo al futuro. Anche quest’anno, nonostante l’uscita prematura da competizioni di rilievo come la Champions League e la Coppa Italia, abbiamo compiuto passi importanti verso la sostenibilità. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce l’arrivo di Damien, il quale sarà affiancato da Giorgio Chiellini, che entra ufficialmente nello staff con la carica di ‘Director of Football Strategy’, un ruolo chiave per potenziare le prestazioni sportive e la competitività del gruppo.”

Comolli prende la parola:
“Buongiorno a tutti. Purtroppo il mio italiano si ferma qui. Sto già seguendo delle lezioni, riesco a comprendere abbastanza, ma parlarlo è ancora difficile per me. Sono entusiasta e onorato di diventare il direttore generale della Juventus. Parliamo di uno dei club più grandi e importanti al mondo. L’ho sempre seguito con ammirazione, sin da ragazzo, affascinato dai grandi campioni che hanno indossato questa maglia e dalla capacità del club di essere costantemente vincente. Da scout, ho avuto l’occasione di venire più volte al Delle Alpi e ho assistito anche alla finale intercontinentale in Giappone.”

“Colgo l’occasione per confermare che Igor Tudor sarà il nostro allenatore non solo per il Mondiale per Club, ma anche per la prossima stagione. Gliel’ho ribadito personalmente più volte. La nostra intenzione è proseguire con lui anche oltre. Tudor rappresenta un punto fermo nella nostra progettualità.”

“Chiellini, oltre al ruolo già citato, sarà anche direttore tecnico e lavoreremo fianco a fianco sia sulla parte calcistica che su quella commerciale. Ho avuto modo di collaborare con lui nel comitato UEFA. Preciso però che non si occuperà direttamente di mercato. In quest’ottica, vorrei inserire due nuove figure: un direttore sportivo che curi le operazioni di mercato e uno sguardo sulle giovanili, e un direttore tecnico. Con la società abbiamo deciso di prenderci il tempo necessario per scegliere i profili migliori, evitando scelte affrettate.”

Annuncio importante sul mercato:
“Abbiamo raggiunto un’intesa con il Paris Saint-Germain per l’arrivo di Kolo Muani, che sarà con noi al Mondiale per Club. Non abbiamo ancora definito il prolungamento per la stagione successiva, ma sono fiducioso. Il giocatore desidera restare e anche il PSG non ha escluso questa possibilità.”

Sulla Juventus Women:
“Un grande applauso alla squadra femminile per l’ottima stagione. Ho un forte interesse per il calcio femminile e i risultati ottenuti sono motivo d’orgoglio per tutto il club.”

Le sue emozioni nei primi giorni:
“Ho vissuto momenti di forte entusiasmo. Da bambino ammiravo Platini, Trapattoni mi ha ispirato molto. Non sono sempre stato un tifoso della Juventus, ma ho seguito con grande attenzione il suo percorso. Ora non vedo l’ora di conoscere meglio la squadra, anche perché chi lavora dietro le quinte è parte integrante di ogni successo. Al Mondiale per Club daremo tutto per cercare di vincere.”

Perché Tudor?
“Quando era alla guida dell’Olympique Marsiglia ci ha battuto due volte, e ne abbiamo scherzato insieme. Ma la realtà è che mi aveva davvero impressionato per l’intensità fisica e mentale che riusciva a trasmettere alla squadra. Era evidente quanto fosse riuscito a incidere in poco tempo. Ha dimostrato di saper lavorare bene anche in contesti complicati. Per questo abbiamo scelto di puntare su di lui.”

Quali sono le sue priorità immediate?
“Fin dal primo incontro con la proprietà mi è stato chiesto quale fosse il mio obiettivo. Ho risposto senza esitazione: farò tutto il possibile per vincere. È l’unico modo di vivere la Juventus. Non posso garantire i risultati, perché il calcio è imprevedibile, ma posso garantire che non lasceremo nulla al caso. La mia priorità è creare una cultura in cui ogni singola decisione sia orientata al successo. La vittoria deve essere la nostra ossessione, e questo deve valere per ogni reparto del club.”

La nuova struttura tecnica e dirigenziale
“Ho già dato indicazioni chiare: vogliamo implementare una struttura con un doppio binario, affiancando al direttore sportivo un direttore tecnico. È un modello che ho visto applicare con successo in altri sport e anche in alcuni grandi club europei. Il calcio moderno è troppo complesso per essere gestito da una sola figura. Ci vogliono specializzazione, visione e una divisione dei compiti chiara. Il nostro obiettivo è individuare i profili ideali per questi ruoli e farlo con la giusta calma, senza decisioni affrettate.”

Quando arriveranno le nuove figure dirigenziali? Ci sarà spazio per Riccardo Pecini?
“Con Riccardo c’è un rapporto personale solido, ho molta stima per lui. Alla Sampdoria ha svolto un lavoro eccellente, ma non rientra tra i profili che stiamo valutando per la Juventus. Quei due ruoli – direttore sportivo e direttore tecnico – richiedono un processo selettivo rigoroso. Stiamo lavorando con attenzione e contiamo di concludere tutto entro la fine del mercato. La qualità è più importante della fretta.”

Su Vlahovic e il mercato
“Ho già avuto modo di parlare con Dusan. È un attaccante di caratura internazionale, ma qualcosa, in questa stagione, non ha funzionato come speravamo. Voglio comprendere a fondo cosa desidera lui e quale sia la sua visione sul futuro. Anche dal punto di vista contrattuale dovremo valutare tutto. Una volta chiariti questi aspetti, potremo fare le nostre scelte. Ma prima di tutto, serve dialogo e chiarezza.”

Come applicherà alla Juve il suo metodo basato sui dati?
“Da oltre venticinque anni lavoro con i dati e le statistiche. È ciò che le proprietà si aspettano da me: portare razionalità in un sistema spesso dominato dall’emotività. Anche alla Juventus sarà così. Lavoreremo con un approccio scientifico su ogni aspetto, dalla scelta dei giocatori alla prevenzione degli infortuni, fino alla conoscenza più approfondita dei nostri tifosi. I dati non servono a togliere emozione al calcio, ma a massimizzare il potenziale. E oggi tutti i migliori club del mondo lo stanno facendo, anche se non sempre lo dichiarano.”

Settore giovanile, modello identitario e “Moneyball”
“Non voglio imporre un’unica identità, ma creare una cultura trasversale tra prima squadra, settore giovanile e femminile. Non basta vincere: serve farlo con metodo, stile e visione. Il modello Ajax? Non è quello che intendo seguire. Voglio costruire una metodologia nostra, che ci identifichi a lungo termine”.

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