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Platini: “Vlahovic non lo conoscevo, ma è davvero fortissimo. Allegri…”

Michel Platini in bianconero sfida la Roma

L'ex giocatore ha parlato

redazionejuvenews

Michel Platini, ex giocatore della Juve, ha parlato di vari argomenti ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "La squadra di Allegri è quella storica, mi ricorda quella di Trapattoni: un blocco unico, concreto, fondato sulla difesa e capace di segnare di furbizia e potenza. Vlahovic non lo conoscevo, ma è davvero fortissimo: se continuerà a segnare sempre così sarà tra i migliori al mondo. Dybala invece mi ha commosso quando si è steso sul campo come feci io. Non so cosa succede con il suo contratto, io i miei li ho sempre rispettati e lui mi piace. Per me assomiglia a Sivori.

Pioli? Era un ragazzino quando è arrivato alla Juventus, simpatico, sveglio, serio, con tutti quei riccioli: mi pare sia un po' cambiato. Era troppo giovane per capire se poteva fare l’allenatore. Ma bravo. Come Conte e Simeone con la loro voglia di lottare, diversi da Guardiola e Klopp. Ibrahimovic? Grande giocatore, divertente dentro e fuori dal campo, di personalità. Certo anche lui ha 40 anni e sempre più giocano fino a quest’età, come Chiellini, forse non sanno cosa fare dopo.

Cosa mi chiederebbe oggi l'Avvocato? Forse di fare il presidente. Ma non mi intendo di bilanci, amministrazione eccetera. Gli direi: prenda Mbappé. Se ha i soldi naturalmente. Allenatori che mi piacciono? Li vedo sempre in bilico, sono ex prima di cominciare perché la colpa è loro. Se hanno le stelle devono essere più gestori. Trapattoni non insegnava a me e a Boniek a giocare, era uno psicologo. Ammiro Guardiola: dovunque, cerca di applicare quello che ha imparato nel Barcellona con Cruijff. Mou? Lo adoro! Non si può vincere sempre. Champions alla Juve? Ceferin prega di non dovergliela mai consegnare, ma il calcio è una storia infinita. Chi si aspettava l’Atalanta nei quarti di Champions? Quindi, perché no?".