Luciano Spalletti ieri sera dopo la gara Pisa-Juventus è intervenuto in conferenza stampa per commentare il successo della sua squadra contro la compagine toscana. Queste le dichiarazioni del tecnico bianconero:
“Koopmeiners? Può giocare in tutte le zone del campo perché porta sempre il suo stile di gioco. Non è uno che tiene la palla incollata ai piedi, ma sa mettere filtranti importanti e giocate efficaci con il piede che ha. Il cambio nel finale? Abbassato ha fatto meglio, ma in quel momento eravamo un po’ stanchi. Ho inserito Miretti, ma non è un demerito suo, così come Locatelli che era ammonito. Contro una squadra con gamba come il Pisa, arrivi un attimo in ritardo e rischi il giallo. Ho calciatori forti e faccio i cambi per questo.
La posizione di McKennie sulla fascia sinistra? C’era da difendere su Touré e ho messo un po’ in difficoltà tutti. Nel terzo tempo McKennie è uno dei più forti, sa farlo. Non abbiamo raccolto molto. Ci è mancata qualità da Openda e da Yildiz nel primo tempo. Nei primi 40 minuti la gara è stata equilibrata, nel secondo tempo si è vista più inventiva.
La Juve mi è piaciuta perché ha giocato contro un avversario vero. Io guardo le partite, non solo i risultati. Per voi fino a due domeniche fa eravamo falliti, ora siamo campioni. Non c’è mai una via di mezzo. Stimo allenatore e presidente, non meritano la classifica che hanno. Essere a questo livello e giocare alla pari è importante. La squadra ha il desiderio di stare nella classifica che conta e non vuole accontentarsi. Diventa fondamentale saper soffrire.
Difesa a quattro? Non esiste più un vero sistema. È un continuo coprire spazi. Tutti ormai ti vengono addosso, non puoi più iniziare in superiorità nella tua metà campo. Non abbiamo cambiato sistema, è la partita che ti porta ad avere comportamenti diversi. La Juventus mi è piaciuta, forse più di quanto ci si aspettasse. Rivedere oggi le stesse cose viste contro la Roma è da grandi calciatori”.