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Petrachi: “Zaniolo è un calciatore che sposta gli equilibri”

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Gianluca Petrachi, ds, ha analizzato la situazione di Nicolò Zaniolo, calciatore nel mirino della Juventus.

redazionejuvenews

Gianluca Petrachi, ex ds di Roma e Torino, ha rilasciato delle dichiarazioni a TMW Radio, parlando anche di Nicolò Zaniolo, calciatore in orbita Juventus. Ecco le sue parole: "Zaniolo l'ho avuto, è un ragazzo che a volte viene etichettato in maniera sbagliata. E' un bravo ragazzo, che ha valori, princìpi, è giovane e ha avuto i suoi problemi. Ma se gli stai dietro è uno sentimentale. Io dico lui perché ce l'ho avuto, è mancato poi molto anche in Nazionale. Forse si poteva capire di più la sua emotività. Credo che Zaniolo alla Roma ci sta bene, non so se il ragazzo o la società hanno idee diverse. Credo che sia un giocatore importante, spero torni al 100%. Ad avercene di giocatori come lui, cambiano gli equilibri. Fossi la Roma, lo terrei tutta la vita".

Sul lavoro del direttore sportivo: "E' una valutazione che si fa a 360 gradi. Non c'è uno che spinge solo in una direzione. Il tecnico chiede certi tipi di giocatori, il ds deve assemblare la squadre mettendo dentro quello giovane, quello di esperienza, oltre alle scommesse che fanno sì che un club si possa adeguare ad avere. Se sei alla Juve non ti puoi permettere mille scommesse, ti servono giocatori pronti. Al Torino devi fare di necessità virtù, accettando qualche scommessa in più. Devi capire dove sei, cosa vuole il club e le risorse economiche".

Sulla più grande soddisfazione in carriera e su Bremer: "Sono orgoglioso di ciò che ho fatto dall'inizio della mia carriera. Racconto sempre la verità ai miei giocatori e questo è quello che mi gratifica di più. Il rimpianto è che il calcio non vive di meritocrazia. Vedi ds bravi boicottati perché gli viene messa sopra un'etichetta e poi vedi gente che retrocede, che non ha mai fatto il ds e gira sempre. Bremer? E' stato riconoscente rinnovando col club, ha grandi valori. Se vuole fare il salto, spero che il Torino glielo faccia fare perché se lo merita".