Intervistato ai microfoni di DAZN nel post match della partita di Serie A contro il Parma, ha parlato l’allenatore della Juventus, Igor Tudor. Di seguito le risposte del tecnico alle domande in diretta.
Alla Juventus è mancato il ritmo?
“Non solo. E’ mancato un po’ di tutto. Nel secondo tempo abbiamo spinto tanto, ma siamo stati poco pericolosi. Nel primo tempo, loro sono stati un po’ meglio sulle seconde palle e magari hanno avuto un po’ più di agonismo, anche per le loro caratteristiche. Poi abbiamo preso questo gol che è un cross da quaranta metri che non si può prendere, ma l’abbiamo preso. Siamo dispiaciuti, i ragazzi anche. Però, si va avanti. Ci sono ancora cinque gare e tanti punti in ballo. Si gioca già fra quattro giorni”.
Il rinvio della gara può aver inciso sulla preparazione?
“Abbiamo avuto questo problema, però non è una scusa. Ci si deve adattare e andare avanti. Il Parma in questo momento è una squadra che sta andando forte. Giocano un calcio semplice, in cui buttano la palla nella mischia e ci mettono agonismo, come nel caso del gol. Per quello che abbiamo spinto nel secondo tempo avremo meritato un gol, ma purtroppo davanti non siamo stati decisivi. E’ mancato qualcosa, qualche tiro. Non posso dire che loro hanno fatto chissà che cosa e noi no. Però, è una sconfitta, va accettata e andiamo avanti”.
Qual è la sua valutazione sul tridente?
“Si poteva fare di più. Tu giochi, ma negli ultimi venticinque metri bisogna metterla dentro. Se non la si butta dentro, come abbiamo fatto oggi, si rischia anche di perdere. Loro hanno buttato quella palla la e hanno fatto un gran gol. Noi ne abbiamo messi venti così e non abbiamo fatto niente. Ci manca la cattiveria di andare dentro l’area. Anche sui calci d’angolo, bisogna crederci e avere questo piglio di andare la e fare gol, non solo di partecipare. Tante volte abbiamo solo partecipato. Per andare siamo andati. Bisogna lavorare su quella cosa la. Bisogna crescere e avere cattiveria, se no non si vincono le partite. Serve la cattiveria di battagliare. Come ho detto ai ragazzi, non si vince con schemi, sistemi e combinazioni. Si vince con quello, ma soprattutto con altre cose”.
La sostituzione è stata di natura fisica? Come valuta gli ingressi di Conceicao e Yildiz?
“Il secondo tempo è stata tutta spinta nostra. Abbiamo passato quasi sempre il tempo davanti alla loro area. Loro sono venuti su 2-3 volte in 45′ minuti. Poi, non l’abbiamo messa dentro. Ci è mancata concretezza e pericolosità da parte dei giocatori, non solo questi tre. Se tu non la metti dentro, puoi stare la otto ore. Dusan ha avuto questo piccolo fastidio davanti ed è uscito. Cisco e Kenan ci hanno provato. Hanno grandi qualità, ma purtroppo non è bastato”.