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Paratici: “Ronaldo rappresenta il futuro della Juventus”

Il Chief Football Officer della Juventus Fabio Paratici

Le parole del dirigente prima della partita contro il Cagliari

redazionejuvenews

La Juventus è chiamata a ripartire dopo l'eliminazione dalla Champions League subita per mano del Porto, con i bianconeri che non sono riusciti ad andare oltre il 3-2 che li ha condannati a salutare l'Europa per il secondo anno consecutivo agli ottavi di finale. Lo scorso anno alla squadra allora allenata da Maurizio Sarri fu fatale il doppio incrocio contro i Lione, mentre gli uomini di Andrea Pirlo non sono riusciti ad andare oltre il turno dopo aver perso la partita di andata al Do Dragao per 2-1 ed aver vinto quella di ritorno, che in virtù del maggior numero di gol subiti in casa li ha eliminati.

Una cocente delusione dalla quale la Juventus è chiamata a rialzarsi subito, a partire dalla partita che tra pochi muniti la vedrà scendere in campo contro il Cagliari. Una partita per ripartire e per cercare di inseguire il decimo scudetto consecutivo, distante dieci punti come l'Inter capolista, che ha però una partita in più. Alla fine della stagione si guarderà poi al mercato, con il Chief Football Officer della Juventus Fabio Paratici che sarà impegnato a perseguire la politica del rinnovamento e del ringiovanimento della rosa, iniziato in questa stagione.

Il dirigente della Juventus ha parlato intervistato dai microfoni di Sky Sport prima del fischio d'inizio della sfida della Sardegna Arena.

”Non cambia niente che l’Inter ha vinto, giochiamo partita per partita per fare al meglio senza guadare agli altri.”

”Nella mia carriera mai avrei pensato di discutere su Ronaldo e la sua operazione. Questi discorsi li sentivo ai bar e in parrocchia da piccolo, su Rivera, Mazzola, Platini e Baggio. Mai avrei pensato di affrontarli a certi livelli. Ha fatto 41 gol in 38 partite nel 2020, è capocannoniere della Serie A, pallone d’oro, è un privilegio averlo, ce lo teniamo stretto e ce lo godiamo. Rappresenta senz’altro il futuro della Juventus”.

”Questa è un’annata particolare, anche se vorremmo giocare al meglio tutte le partite, è difficile farlo. La squadra ha fatto partite buone e non buone, come tutte le grandi squadre europee. Oggi ci aspettiamo una bella partita e il risultato massimo”.

”Non dobbiamo pensare a quello che sarà ma a quello che facciamo ora. Abbiamo ancora 13 partite e una finale di Coppa Italia. Kukusevski ha venti anni, è in evoluzione continua e vedremo dove renderà di più e come si trasformerà fisicamente”.

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