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Onofri: “Di Maria? L’età la dice lunga. Berardi è da Juve”

Domenico Berardi
Il mister è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, nella trasmissione Maracanà, per parlare dei temi del mercato della società bianconera.

redazionejuvenews

Il mercato della Juventus è in pieno fermento. La società è impegnata su diversi fronti, con l'obiettivo di dare a Massimiliano Allegri una rosa importante per tornare a competere ai massimi livelli in Italia e in Europa, dopo una stagione molto deludente. Del mercato bianconero ha parlato Claudio Onofri, ai microfoni di TMW Radio, nella trasmissione Maracanà. Sull'attesa per la decisione di Angel Di Maria: "E' chiaro che non parliamo di mancanza di serietà, ma di qualcosa che è più a livello inconscio. C'è il Mondiale e mentalmente non sei preparato per una situazione che deve essere affrontata con grande serietà. A oggi ha dimostrato di essere uno che cambia le carte in tavola in una gara, ma è una situazione temporanea perché l'età la dice lunga. Per il nostro campionato è l'esempio di un mercato in cui ci sono difficoltà anche in chiave strategica".

Berardi, dopo tanti anni al Sassuolo, sembra essere pronto per lasciare i neroverdi e può essere un obiettivo bianconero: "Alla prima partita che commentai, dissi subito che era da Juventus. Probabilmente si è sentito attaccato alla maglia e al Sassuolo. E' un giocatore forte ed è molto adatto al gioco del Napoli, ma credo che si possa adattare a tutte le grandi".

I dirigenti bianconeri poi sono anche alla ricerca di un vice Vlahovic, che possa far rifiatare il serbo. E per questo ruolo Onofri non ha dubbi: "Da un punto di vista tattico dico Morata, sotto il profilo della dimensione mi prendo Dzeko tutta la vita. Litigai con Pruzzo, che lo aveva definito un mezzo giocatore, il bosniaco è davvero forte. Prenderei lui".

La Juventus dovrà fare anche delle cessioni per far respirare il bilancio e uno degli indiziati sembra Rabiot: "Quando è arrivato c'erano aspettative diverse, non ha saputo dare quello che si pensava. Il PSGè pieno zeppo di talenti ma il calcio non è fatto solo di attori protagonisti, ma servono registi. Il decadimento strutturale della Juve non è causato solamente alla mancanza di giocatori tecnici, ma anche dalla delusione portata da giocatori come il francese".