Tramite il suo profilo social su Facebook, Carlo Nesti si è espresso sulla Juventus alla luce dell’ultima sconfitta in Serie A contro il Parma. Ecco le sue parole: “Quando, dopo 10 mesi con un allenatore, Motta, e 30 giorni con un altro, Tudor, cambia poco o nulla, i motivi sono 3. Il primo chiama in causa la materia prima, con la quale è fatta la squadra, e cioè i giocatori, che sono più limitati di quanto si immaginava. Il secondo chiama in causa chi ha scelto i giocatori, Giuntoli e Motta, tenendo conto che, su 13 acquisti, estate-inverno, e 234 milioni spesi, io ne salvo appena 3: Di Gregorio, Kalulu e Thuram“.
Nesti: “Menti dei giocatori programmate ancora al calcio di Motta”

Il giornalista ha proseguito: “Il terzo è che quelle menti sono ancora tanto programmate, per il gioco orizzontale e articolato di Motta, da non riuscire proprio a convertirsi al gioco aggressivo e verticale di Tudor. In rosa, inoltre, c’è una quantità industriale di trequartisti, esterni e incursori, che si sbilanciano in avanti. I centrocampisti di posizione, e di interdizione, invece, non sono contemplati: i Furino, Bonini, Conte, Davids… Chi recupera la palla? Solo un adattato, che si sbatte per 3: Locatelli“. Leggi anche le ultime news di calciomercato sulla Juventus <<<