Nel suo editoriale su TMW, Carlo Nesti ha analizzato l’eliminazione in Champions League della Juventus per mano del Psv Eindhoven. Ecco cosa ha scritto: “Al di là dell’inferiorità nel ritmo e nel furore, c’è un aspetto, nell’involuzione della Juventus di Motta, che mi sconcerta, e che non riesco a capire: la transizione, paradossale, dal gioco orizzontale al gioco verticale. Per l’intera prima parte della stagione, abbiamo visto una squadra incline al possesso palla in linea, compresi i passaggi indietro, nella propria metà campo. Risultato: un’azione difensiva confortante, un’azione offensiva carente, e 16 pareggi complessivi”.
Nesti: “La Juventus come un camaleonte”

Il giornalista ha proseguito: “Poi, improvvisamente, contro Cagliari (Coppa Italia), Monza, Fiorentina, Atalanta, Milan, Empoli, PSV (in casa) e Inter, ecco il “camaleonte bianconero”, che cambia pelle! La Juventus alla Vasco Rossi, da “Vita spericolata”, diventa una formazione verticale, che crea tante occasioni, quante ne concede. Thiago Motta, dall’inizio dell’annata, usa lo stesso linguaggio, come se le partite fossero tutte uguali. Non ha mai spiegato, ad esempio, il motivo di questa trasformazione, nel bene e nel male. Perché?”. Leggi anche le parole di Di Canio sulla sconfitta della Juventus <<<