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Locatelli: “Futuro? Chiacchiere, prenderò decisioni solo dopo l’Europeo”

Manuel Locatelli

Le parole del centrocampista accostato alla Juve

redazionejuvenews

Il centrocampista del Sassuolo Manuel Locatelli, finito nel mirino della Juve, ha parlato anche del suo futuro nella conferenza stampa in vista della gara di venerdì con la Turchia:

"Essere qui per me è un orgoglio, una grande emozione per un sogno che si avvera. Non so chi manderà in campo il mister, ma abbiamo il dovere di farci trovare pronti per dare una gioia a tutto il popolo italiano. Il mio futuro? Chiacchiere. C'è una competizione importante a cui pensare, sono concentrato solamente su questo al momento. Stagione? Sono maturato. Sono cambiato come calciatore, come persona, mi sento più maturo e responsabile. Gioco dell'Italia? Abbiamo un'identità precisa sul come giocare. Abbiamo unità d'intenti, risalterà anche in queste occasioni.

Ruolo? Mi trovo benissimo quando gioco in un centrocampo a due come a Sassuolo, come qui quando impostiamo. Posso dare equilibrio e andare avanti con la palla, cercare la giocata. Posso giocare anche davanti alla difesa, mi considero un giocatore molto duttile. Mancato approdo in una big? Mi baso sul campo, sulle cose vere. Il resto, come detto prima, sono chiacchiere. Turchia? Squadra forte con giocatori importanti come Calhanoglu. Non sarà facile, dovremo darci da fare. Corte delle big? E' una rivincita, dopo le delusioni è importante rilanciarsi e mostrare il proprio valore.E' normale che ci siano voci di mercato ma la maturità di cui parlo è lo step per cui non mi lascio condizionare. E' così importante che sarebbe sprecato pensare al mercato anche se so che dopo l'Europeo dovrò prendere delle decisioni. Ho parlato con Carnevali, siamo consapevoli della strada da prendere.

De Zerbi e Mancini? Sono tatticamente simili ma molto diversi. Mister De Zerbi può diventare un top assoluto e glielo auguro per il futuro. E' un peccato che abbia scelto di andare via dal campionato italiano. Idolo? Daniele De Rossi: non aveva il 5 come me in Nazionale ma è stato un esempio e lo è. Avevo anche soggezione a parlarci, ho vissuto come voi il Mondiale del 2006 quando andava a calciare il rigore in finale. Per me è un privilegio averlo qua, mi auguro di raggiungere i suoi livelli. Ora che l'ho conosciuto posso dire che è una brava persona. Per l'idea che aveva da giocatore, vorrà impostare il gioco in possesso palla, sul dominio. Sarà un allenatore carismatico, lo si nota anche qui, nel parlarci, sarà un allenatore carismatico, è certo".