Una situazione incandescente, che rischia di diventare esplosiva. Dusan Vlahovic ha detto no. No alla cessione, ma anche — e forse soprattutto — al rinnovo a cifre più basse. I 12 milioni netti che pesano sulle casse della Juventus sono ormai una zavorra per il nuovo corso bianconero, ma lui, almeno per ora, non sembra voler fare un passo indietro.
Intanto, Jonathan David resta sullo sfondo. Aspetta. Il canadese è da tempo nel mirino, ma tutto ruota attorno al serbo. Perché il piano — studiato da Vlahovic già un anno fa — era chiaro fin dall’inizio: restare fino al 2026, poi salutare a parametro zero e tentare un altro contratto d’oro. E nulla, a quanto pare, è cambiato.
I rapporti con la società? Tesi. Freddi. Forse anche peggiorati. Chi ha parlato con lui in questi giorni lo descrive nervoso, chiuso, ma anche determinato a non mollare di un millimetro. Agli amici avrebbe confidato che non ha alcuna intenzione di muoversi da Torino quest’estate. Nessuna.
Così, quello che fino a poco tempo fa era il principe azzurro della Signora rischia ora di diventare — agli occhi di molti — l’ostacolo più scomodo sulla strada del rinnovamento. E il rischio è che la situazione si trascini, logorando tutto. Anche ciò che resta del rapporto con i tifosi.