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Juventus, la nuova udienza del caso plusvalenze sarà il 22 maggio

Caso plusvalenze, arrivano nuove prove che inguaiano la Juve
La nuova udienza del caso plusvalenze si terrà il 22 maggio. La Juventus attende l'esito che può cambiare ancora la classifica.
redazionejuvenews

Novità importante in casa Juventus. Il dibattimento sulla nuova sentenza per quanto riguarda il caso plusvalenze è stata fissato il 22 maggio. Tra 12 giorni, quindi , ci sarà un nuovo provvedimento nei confronti dei bianconeri, e in caso di penalizzazione, una nuova classifica in Serie A. Inoltre, il GUP- Giudice dell'Udienza preliminare- ha rimandato alla Cassazione la decisione sulla competenza territoriale.

Ecco la nota delle motivazioni di qualche giorno fa: "La fattispecie sottoposta all’esame del Collegio rientra, quindi, a pieno titolo nei limiti tracciati dalla Suprema Corte di Cassazione e dall’odierno Giudice nei citati richiami giurisprudenziali, non avendo la Corte Federale motivato il proprio convincimento sul rilevante profilo afferente all’ipotetica consapevolezza e responsabilità in ambito sportivo, ai sensi dell’art. 4, comma 1, Codice di Giustizia Sportiva FIGC dei Consiglieri di Amministrazione privi di deleghe, essendosi (invero) limitata ad affermare – in via del tutto generica – di essersi riferita alle intercettazioni poste alla base della sentenza impugnata, pur connotate da gravi ed evidenti criticità, ma senza indicare in realtà, le ragioni dell’affermato coinvolgimento effettivo e concreto dei soggetti incaricati della gestione societaria della Juventus F.C. S.p.A. nelle operazioni sportive di compravendita di calciatori che hanno generato le più volte citate plusvalenze.

Osserva, a tal proposito, il Collegio che la effettiva partecipazione e/o la effettiva consapevolezza dei componenti del CdA – con compiti di gestione societaria e non sportiva – in relazione alle operazioni di natura tipicamente sportiva contestate alla Juventus F.C. S.p.A. e, quindi, la responsabilità personale di costoro in ambito sportivo per le descritte operazioni, avrebbe dovuto essere specificamente valutata dalla Corte Federale di Appello in relazione al modello organizzativo adottato dalla stessa società con attento scrutinio da parte della Corte di merito ai fini della valutazione della coerente ed effettiva responsabilità dei componenti del CdA della Juventus F.C. S.p.A. in relazione alle operazioni di natura gestionale/sportiva poste in essere a monte dell’attività oggettivamente e prettamente riferibile ai consiglieri non esecutivi".