Juve, Sacchi su Tudor: "Noto miglioramenti, mi ricorda Conte"

Juve, Sacchi su Tudor: “Noto miglioramenti, mi ricorda Conte”

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi ha scritto della Juventus sulla Gazzetta dello Sport, sottolineando i meriti del tecnico Igor Tudor.

Arrigo Sacchi, storico ex allenatore tra le altre del Milan e della Nazionale Italiana, ha espresso oggi sulla Gazzetta dello Sport la propria opinione sulla nuova Juventus, sia per quanto riguarda l’apporto di Igor Tudor che per quanto riguarda il ruolo della società.

Di seguito gli estratti dei punti salienti.

Sacchi inizia notando miglioramenti e lodando l’allenatore e i giocatori, ma anche la chiarezza d’idee della società:

“[…] Devo ammettere che, rispetto a un mese fa (cioè alle ultime giornate di campionato), ho notato miglioramenti, sia dal punto di vista tattico sia per quanto riguarda l’approccio alle partite. Per questa ragione bisogna fare i complimenti all’allenatore e ai giocatori che, evidentemente, lo stanno seguendo e stanno mettendo in pratica quelle che sono le idee della sua filosofia di gioco. Ma […] sono convinto che nell’ambiente si sia fatta sentire la voce della società, che siano stati dati obiettivi precisi senza tanti proclami, e che adesso si stia iniziando un’esperienza di lavoro che potrà dare i suoi frutti nel corso della prossima stagione”.

Sacchi sottolinea poi la scelta, secondo lui corretta, di puntare sul pragmatismo, sulla concretezza e sulla solidità per ridare respiro alla Juventus:

“Quando hai fatto fatica […] bisogna azzerare tutto e ripartire con un pragmatismo che a Torino ben conoscono. Dall’esterno […] ho ricavato quest’impressione: maggiore concretezza, maggiore solidità, maggiore chiarezza. In tutto l’ambiente e, di riflesso, anche nel gioco. […] Penso che la Juve abbia fatto bene a insistere con Tudor: il croato ha indossato la maglia bianconera e dunque conosce i valori della società, sa ciò che chiede e sa ciò che dà e, in fondo, avendo sostituito in corsa Thiago Motta, non ha avuto la possibilità di iniziare una stagione consegnando ai giocatori un preciso indirizzo tecnico-tattico. […] quando subentri […] il massimo che puoi fare è correggere qualche difetto o intervenire sull’aspetto psicologico. Difficile, in simili condizioni, pensare di poter dare uno stile di gioco alla squadra che, nei mesi precedenti, ha assorbito principi diversi”.

Igor Tudor, allenatore della Juventus

Sacchi su Tudor e le sue somiglianze con Conte

L’ex allenatore del Milan si concentra poi specificatamente su Igor Tudor, evidenziando che sia dal punto di vista tecnico-tattico che dal punto di vista dell’atteggiamento la Juventus mostra dei miglioramenti:

“Tudor ha portato la squadra in Champions […]. Magari il gruppo non ha brillato nel percorso […] però alla fine ci è arrivato. […] La mia curiosità su questo possibile rinascimento bianconero è aumentata guardando le partite del Mondiale per club. La squadra mi sembra viva, noto che ci sono dei progressi in fase di possesso-palla e anche di pressing, un fondamentale del calcio moderno che non è mai facile da applicare se consideriamo le alte temperature alle quali i giocatori sono costretti a esibirsi. Eppure, la Juve ci prova, aggredisce, va su tutti i palloni, non si vedono più quelle amnesie che ne hanno caratterizzato l’ultima stagione. Non c’è dubbio che la mano di Tudor si sta facendo sentire. È un allenatore molto concreto, che bada più alla sostanza che alla forma. Ama la manovra verticale, la velocità (sia di pensiero sia di esecuzione) e chiede la massima attenzione in fase difensiva. Sa bene che, potendo contare su una retroguardia affidabile, buona parte del lavoro può considerarsi fatto”.

Infine, un paragone tra Tudor e Conte, profili tra i quali Sacchi nota delle somiglianze:

“Per alcune cose Tudor mi ricorda Antonio Conte […]. La gestione dello spogliatoio […] mi pare molto simile. Così come la cura dei dettagli. E la voglia di trasmettere al gruppo principi tecnici e anche etici. Tudor, come Conte del resto, sa che si vince soltanto se tutto l’ambiente rema nella stessa direzione e, per raggiungere questo obiettivo, è necessaria una notevole dose di entusiasmo. Tudor […] ha toccato le corde giuste: li sta aiutando a migliorarsi e loro si sono messi a sua completa disposizione. Adesso sono curioso di osservare la sfida contro il Manchester City […]. Per la Juve è un banco di prova importante: se fai una bella prestazione contro gli inglesi aumenti l’autostima, ti gasi e lavori ancora meglio in allenamento. Sono convinto che, se Tudor avrà la possibilità di insistere sul suo progetto, la Juve potrà essere una protagonista della prossima stagione. In Italia e, perché no?, anche in Europa”:

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