Il confine tra non avere peli sulla lingua e commettere una gaffe, sovente, è labile. Una differenza che sembra sottile, ma non è sottile. È su questo strano e imbarazzante confine che ha giocato il protagonista di questa storia. Un ex calciatore che, ormai fuori da ogni questione legata alla Serie A, ha deciso di sparare a zero sulla Juventus. Il risultato? Quello di mettere i piedi nel piatto. Sono parole, quelle che stiamo per andare a leggere, a dir poco tendenziose. Un attacco frontale alla Juve che, da sempre, ha la sola colpa di chiamarsi Juve. E si vede costretta a ricevere ogni tipo accusa. Anche la più fantasiosa. L’attacco aperto è arrivato da Felipe Caicedo, ex attaccante tra le altre della Lazio. In una intervista rilasciata a Fanpage, l’ecuadoriano ha infatti ammesso di avere un dente particolarmente avvelenato contro la Juve: “Perché sono stato durissimo con la Juventus fino a qualche mese fa? Quando hanno affrontato la Lazio è stata una cosa imbarazzante, non si può giocare così”. Il riferimento è alla gara di Serie A giocatasi lo scorso 19 ottobre, allo Stadium, vinta dalla Juve per 1-0 contro la Lazio di Marco Baroni. Già nel post gara, infatti, Felipe Caicedo scrisse su X: “10 contro 12 è difficile”. Questa la sua stilettata: “La Juve è una squadra che condiziona tanto gli arbitri. Vanno in confusione perché è una squadra così importante che sul piano mediatico finisce per condizionare. In quella gara ho visto un arbitraggio che non mi è piaciuto. Se lo percepivo anche da giocatore? Sì sicuro, sempre. Era un po’ più complicato giocare lì. Noi lo sentivamo, poi ognuno ha le sue sensazioni, ma è una squadra che da tradizione ha dei meccanismi che possono condizionare”. Parole dure e, probabilmente, inopportune. E sempre parlando di Juventus, occhi bene aperti: stanno circolando delle enormi voci di calciomercato sui bianconeri <<<
Juventus, annuncio choc: “Gli arbitri…” / News
Torino
8 Febbraio, 22:40

Juventus, continuano le voci e le polemiche rispetto a quello che riguarda il club bianconero e gli arbitri: ecco di cosa stiamo parlando