Sono stati giorni di grande attesa per l’esordio di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus. Il risultato al termine della gara di ieri sera, sicuramente è più che positivo. I bianconeri infatti, oltre ad aver ottenuto i tre punti, sono stati protagonisti anche di una bella prestazione. La Juventus, fin dal primo minuto è apparsa concentrata e determinata, confermando così quanto di buono si era visto nel secondo tempo della gara vinta contro i friuliani.
La mossa a sorpresa
Il tecnico toscano, nella sua gara di esordio, si è presentato subito con una mossa a sorpresa. Spalletti ha sorpreso tutti con la scelta di schierare Koopmeiners nel ruolo di braccetto nei tre difensori. La risposta dell’olandese è stata più che positiva. Nonostante le poche manovre offensive della Cremonese, Temu non si è scomposto fornendo una prestazione solida. Non è detto che questa soluzione non possa ripetersi nel corso delle prossime partite.
Il centrocampo
L’ ex ct azzurro, nella gara di ieri si è affidato al 3-5-2. Il capitano Locatelli, è stato impiegato nel suo ruolo naturale di regista, ma si è fatto notare anche in alcuni spunti offensivi. Al suo fianco è stato coadiuvato da Thuram e McKennie. Il centrocampista francese, dopo aver saltato il turno infrasettimanale per un piccolo problema muscolare, è tornato subito protagonista, disputando una gara concentrata e offrendo il solito dinamismo. McKennie, anch’esso autore di una buona prestazione, ha avuto il compito di mezz’ala con l’obiettivo di salire e riempire l’area avversaria, durante le manovre offensive juventine.
Nella partita di ieri, ruolo fondamentale lo hanno avuto i due esterni di centrocampo. Cambiaso è stato spostato sulla catena di destra, ruolo già impiegato dall’esterno con la maglia della Nazionale, proprio con Spalletti in panchina. Sulla fascia sinistra è stato schierato Kostic, mostratosi molto attivo e partecipe del gioco. Non è un caso che le reti bianconeri, portano proprio la firma dei due esterni.
Il reparto offensivo
Per Openda un buon inizio di gara, condito da buone accelerazioni e qualche conclusione, che ha lasciato ben sperare. Nella seconda frazione di gioco, il centravanti belga è calato notevolmente con il passare dei minuti, non riuscendo così a mantenere dei buoni livelli. Dusan Vlahovic, nonostante non abbia segnato, si è reso protagonista di una prestazione di alto livello. Ha combattuto su ogni pallone dall’inizio alla fine, contribuendo a far salire la squadra quando serviva e allo stesso aprendo i spazi per le sovrapposizioni degli esterni. Sicuramente un bel biglietto di visita al nuovo allenatore.
La nuova Juventus è quindi partita bene, ora testa all’impegno europeo contro lo Sporting Lisbona, dove vincere sarà fondamentale per mantenere vive le speranze di accedere alla fase successiva.