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Vlahovic: “La Juve è la Juve, mi rivedo nel suo DNA. Pressione? Mi piace”

Dusan Vlahovic
Intervistato dal Telegraph Dusan Vlahovic ha parlato della sua esperienza alla Juve: il bomber serbo è concentrato sul futuro

redazionejuvenews

Dusan Vlahovic è la punta di diamante dell'attacco bianconero, il giocatore su cui si baserà la Juve che verrà. Eppure il bomber serbo ha soli 22 anni, ma già tanta esperienza e una voglia infinita di spaccare il mondo. Nei giorni scorsi erano uscite alcune anticipazioni della sua intervista a Icons, megazine del Telegraph, in cui parlava del suo rapporto con il gol. Oggi il quotidiani inglese ha pubblicato la versione estesa, ricca di spunti interessanti, a partire dal suo legamene con i colori bianconeri: "Arsenal? Forse il mio agente sapeva qualcosa ma io non mai parlato con nessun'altro. Io avevo in mente un solo club, perchè la Juventus è la Juventus. Non c'è nient'altro da dire. Sono onorato di vestire questa maglia. Indossarla è sempre un'emozione incredibile. Mi rivedo nei loro valori, nel DNA della Juve. Quando sei qui non puoi mai mollare, combatti ogni giorni, fai sacrifici. Questo è quello che stavo cercando". 

Sul paragone con Ibrahimovic ha aggiunto: "Fare paragoni con grandi campioni che hanno fatto 400/500 gol gol in carriera, che hanno vinto 20 o 30 titoli, probabilmente è un po' ingiusto. Non mi da fastidio, ma è anche vero che se fai un paragone del genere e poi fai anche un solo errore tutti sono pronti a criticarti. Abbiamo tutti il diritto di fare errori, siamo umani. Io voglio avere la mia carriera e prendere ispirazione da altri campioni come MichaelJordan e Novak Djkovic".

Chiosa finale sulla sua personalità, che ha sorpreso tutti: "Quando  credi in te stesso, sei sicuro di te, niente ti può destabilizzare. Devi avere questo tipo di forza mentale. Anche perchè quando poi qualcosa va male ti aiuterà a risolvere i problemi. Non mi sono allenato per essere così, credo sia qualcosa di legato al carattere, che fa parte di te stesso. Pressione? Mi piace avere grandi aspettative perchè crea tanta adrenalina. Non ho mai sofferto troppo la pressione. Forse quando ero più piccolo, ma non ora e tra 10 anni ancora meno".