La sconfitta subita all’Olimpico contro la Lazio (con il mercato bloccato in estate) ha chiuso il rapporto tra Igor Tudor e la Juve. Nonostante un ottimo avvio di stagione, dopo la vittoria contro l’Inter è crollato tutto: cinque pareggi consecutivi prima e tre sconfitte in fila poi.
La crisi è certificata da un’astinenza preoccupante. I bianconeri non vincono proprio dal derby d’Italia, e sicuramente ci si aspettava un’altra gara contro i capitolini dopo la buona prestazione offerta contro il Real Madrid. L’addio di Tudor era praticamente scritto ma ora chi sarà suo sostituto?
Fino alla sosta, prenderà il posto Brambilla -allenatore della NEXT GEN– e nella pausa verrà scelto il sostituto. I nomi sono tanti: Mancini, Spalletti e Palladino. Tuttavia, allenare la Signora, oramai, è diventato un lavoro piuttosto difficile a livello emotivo: chi se la sente di rischiare?
Mancini e Spalletti vengono da grandi delusioni con la Nazionale. Al contrario, Palladino è reduce da una grande cavalcata. Ma se l’ex Fiorentina ha lasciato, tra le altre cose, anche per il mercato poco adatto a lui, accetterà una situazione analoga in bianconero? Ai posteri l’ardua sentenza.
Intanto, seppur si tratti di una soluzione quasi improbabile, non si può non pensare anche ad un ritorno clamoroso di Thiago Motta. L’italo-brasiliano è ancora sotto contratto con la Juventus e la formazione sarebbe piuttosto adatta al suo modulo (4-2-3-1).