Juve, Stanojevic su Adzic: "È il nostro orgoglio. Il suo idolo da bambino era..."

Juve, Stanojevic su Adzic: “È il nostro orgoglio. Il suo idolo da bambino era…”

Adzic
Le parole di Filip Stanojevic, Il dt delle nazionali giovanili del Montenegro, in un'intervista ai taccuini di Tuttosport

In un’intervista rilasciata ai taccuini di Tuttosport Filip Stanojevic, Il dt delle nazionali giovanili del Montenegro, ha parlato così del momento che Vasilije Adzic sta vivendo con la maglia della Juventus. Di seguito l’intervista completa:

Filip Stanojevic, quando ha visto Adzic giocare per la prima volta? Cosa l’ha colpita di lui?
“Dalle sue prime apparizioni nelle selezioni giovanili, a 14-15 anni, è sempre stato un piacere vederlo sia in allenamento che in partita. Già a 16 anni dimostrava un talento straordinario, segnando contro grandi nazionali, così come con il Budućnost nel campionato montenegrino e nelle competizioni europee. La sua specialità sono i calci di punizione: potenti, precisi e decisivi. L’ha dimostrato nel modo migliore quando i suoi gol hanno portato l’Under 19 del Montenegro agli Europei di categoria per la prima volta nella storia. Anche un idolo come Jovetić lo considera già un futuro leader della nazionale maggiore”.

Prima di andare alla Juventus, quali club erano interessati a lui?
“Durante il suo periodo al Budućnost e con le nazionali montenegrine, si parlava di interesse da parte di vari club in tutta Europa. Ma Vasilije era determinato ad andare alla Juventus, non sono mai esistite altre opzioni”.

Quali sono state le reazioni in Montenegro dopo il gol contro l’Inter?
“La Juventus ha molti tifosi in Montenegro e ancora di più da quando Vasilije gioca con loro. In tanti hanno guardato quella partita solo per lui. Quando ha segnato il gol decisivo contro l’Inter, tutto il Paese ha festeggiato. Non è stata solo una vittoria della Juventus, ma è sembrata la vittoria di un’intera piccola nazione: un momento unico. Ma ne arriveranno altri, ne sono certo”.

Si è ripreso mentalmente dopo l’errore contro l’Atalanta? Cosa gli ha detto Tudor?
“Vasilije unisce talento, lavoro e una forza mentale incredibile: una cosa rara per un giovane. Dopo la partita contro l’Atalanta ha gestito la situazione con grande maturità. Questo è il calcio e lui lo sa bene. È rimasto concentrato, positivo e professionale come sempre. La sua energia è intatta e l’errore fa parte del passato”.

In quali posizioni può giocare Adzic in questa Juventus?
“Penso che debba giocare da numero dieci, sulla trequarti: lì può esprimere al massimo la sua visione di gioco e la sua creatività. Penso sia la dimensione ideale per Vasilije”.

Cosa le ha raccontato della sua vita alla Juventus?
“Per lui ogni giorno è un sogno. Si sta davvero godendo tutto: dal lavoro con allenatori e compagni, fino al sostegno dei tifosi e alla professionalità dello staff. Ma ciò che colpisce di più è che non si sia accontentato di arrivare a Torino. Sta lottando per guadagnarsi un posto in squadra. Vuole essere un giocatore che fa la differenza nei grandi momenti, come nella partita contro l’Inter”.

Chi era il suo idolo da bambino?
“È sempre stato Lionel Messi”.

Guardandolo giocare, le ricorda qualche grande giocatore?
“Il suo stile di gioco mi ricorda quello di Kevin De Bruyne: non perché lo imiti, ma per il modo in cui legge il gioco, anticipa i movimenti e crea occasioni per i compagni. La sua visione, la precisione nei passaggi e la capacità di influenzare la partita nei momenti decisivi sono davvero notevoli”.

Cosa le augura per la carriera?
“Vasilije sta già scrivendo la storia e siamo solo all’inizio. Ha talento, energia e soprattutto la mentalità di un vincente. Ci renderà orgogliosi altre volte, ne sono sicurissimo. Non gioca solo a calcio, porta il nome del Montenegro sul palcoscenico più importante e ogni giorno ci dimostra che niente è impossibile”.

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