Pubblicità

Juve, il mercato di Comolli è un fallimento. E Spalletti segue Tudor

redazionejuvenews – 9 Novembre, 14:09

Igor Tudor e Luciano Spalletti: gli ultimi due allenatori della Juve che stanno adottando, o quasi, le stesse scelte di formazione

Durante la conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti, Damien Comolli era stato chiaro: “Il fatto che gli acquisti estivi non stiano giocando con grande continuità non mi toglie il sonno: serve tempo.” Quanto altro ne serve per poter vedere una squadra determinata?

Lo spogliatoio si è preso la responsabilità della cacciata di Igor Tudor, ma le parole lasciano il tempo che trovano. L’arrivo del nuovo tecnico ha acceso, giustamente, gli animi dei tifosi bianconeri, lasciando intendere che l’artefice di questo inizio di stagione shock fosse effettivamente il croato.

In questo modo l’attenzione è stata spostata da Comolli e dal suo disastro estivo. Lois Openda rappresenta il caso più emblematico: 44 milioni spesi (tra prestito e riscatto obbligatorio) per un oggetto misterioso. Con il nuovo allenatore ha collezionato ben 70 minuti (solamente sei nel derby) da unire ad un digiuno ininterrotto di reti dal suo approdo a Torino.

Al belga fa compagnia anche l’altro nuovo compagno di reparto: Jonathan David. Spalletti nella conferenza stampa di ieri lo ha battezzato: “È un calciatore da quei minuti lì, quando le squadre avversarie si chiudono dentro l’area di rigore.” Parole che declassano effettivamente lo status del canadese, arrivato come super colpo a parametro zero, ma che ora deve accontentarsi di avere un ruolo da “super-sub”, ovvero un calciatore in grado di spostare gli equilibri esclusivamente a match in corso.

Ultimo, ma non meno importante, è l’enigma Joao Mario. Già Igor Tudor lo aveva, sostanzialmente, “bocciato” a causa della sua poca applicazione in fase difensiva – e infatti avrebbe preferito tenere Alberto Costa– e ora con il nuovo mister ha collezionato la bellezza di 11 minuti, nonostante il modulo adoperato sia lo stesso.

Gli ultimi due allenatori della Juventus, in linea di massima, stanno adottando le medesime scelte di formazione. Dunque, si sta adottando solamente una scelta legata alla prudenza e all’affidabilità dei veterani o sono vere e proprie bocciature di un mercato fallimentare? Ai posteri l’ardua sentenza, ma la pazienza nell’ambiente bianconero non è infinita.