Juve, Franzini: "Fagioli messo alla gogna come un criminale"

Juve, Franzini: “Fagioli messo alla gogna come un criminale”

Roberto Franzini, ex responsabile del settore giovanile del Piacenza, ha commentato il caso Fagioli, centrocampista in forza alla Juventus

Intervistato su Sportitalia.com, Roberto Franzini, ex responsabile del settore giovanile del Piacenza, ha detto la sua sul caso che ha investito Nicolò Fagioli. Per Franzini, sul calciatore della Juventus, così come per Sandro Tonali, sarebbe avvenuta una corsa al massacro: “Hanno fatto una cavolata e hanno sbagliato. Su questo voglio essere chiaro sin da subito. Ma mediaticamente sono stati messi alla gogna come due criminali. Sono ragazzi di 22 e 23 anni, queste sciocchezze si fanno proprio da ragazzi. Da quello che sappiamo finora, scommettevano. Che è un errore in quanto è vietato dal regolamento, quindi ribadisco quello che ho detto prima. Ma mi chiedo anche: se giochi nella Juve e fai una scommessa su un altra partita, che danno puoi fare al calcio? Diverso sarebbe se avessero truccato delle partite o partecipato a delle combine, in quel caso sarei rimasto molto deluso”.

Caso Fagioli: campagna eccessiva

Franzini ha proseguito la sua teoria sul caso che ha coinvolto Nicolò Fagioli della Juventus. Ecco cosa ha detto: “È dalla parte del torto dal momento che ha infranto le regole. Ma torniamo al discorso di prima: che male ho fatto al calcio? Che poi anche qui faccio una osservazione: io come dirigente non posso giocare alla SNAI  al totocalcio da un tabacchino? Concentrerei semmai l’attenzione sul fatto che, da quanto risulta, queste persone abbiano giocato su piattaforme illegali e quindi aver dato indirettamente soldi alla malavita. Voglio anche aggiungere una cosa. Sia nel caso di Fagioli che in quello di Tonali parliamo di due persone colpite da una malattia, appunto la ludopatia. Quando uno entra in questi giri va seguito e aiutato, non mitragliato tutti i giorni sui giornali. Sono caduti in una malattia subdola e pericolosa, e lo è anche per chi guadagna tanti soldi. Mi sono chiesto come fosse stato possibile che due ragazzi seri come loro fossero caduti in questo vortice e cosa gli fosse scattato. È giusto che paghino, ma è eccessivo quello che stanno subendo. In confronto allora chi ha venduto le partite dovrebbe essere messo su una sedia elettrica”.