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Juve, Allegri come Giannis: cosa succede all’allenatore bianconero?

Massimiliano Allegri
Dopo gli episodi al termine dei match contro Napoli e Inter, Massimiliano Allegri ha dimostrato di avere ancora i nervi a fior di pelle

Tra penalizzazioni e risultati deludenti è stata una stagione particolarmente difficile in casa Juve. Così difficile che anche una persona nota per la sua calma come Massimiliano Allegri comincia a dare qualche segno di cedimento. Dopo gli episodi al termine dei match contro Napoli e Inter, il tecnico bianconero ha fatto vedere quanto abbia i nervi a fior di pelle anche nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Bologna.

"Critiche? Per me è un divertimento e succede soprattutto a me. Un domani quando non ci sarò ne dovrete prendere un altro di mira", ha sbottato Max. E poi ancora: "Stagione meritevole? Scrivilo te, dillo te. Non sono stato soddisfatto neanche quando abbiamo perso la Champions. Che domanda è? Ci sono domande più intelligenti. Scrivi un tuo pensiero. La società dev'essere un blocco unico, abbiamo 35 giorni che sono i più importanti della stagione, come sempre, a meno che non si sia fuori da tutto".

Allegri ha poi citato le parole del giocatore NBA Giannis Antetoukoumpo: "Se a fine stagione il lavoro non è stato soddisfacente, la società deciderà perché l'allenatore è responsabile di tutto. Mi chiedete se sono soddisfatto? Lo sarei se vincessi il campionato, la Champions, la Coppa Italia, ma è impossibile. Sennò devo ritornare alla conferenza di Giannis dell'altra sera. Ci sono obiettivi. Sei soddisfatta del lavoro che stai facendo se l'anno prossimo sei qui a fare le domande? Te lo domando! Se ti trovo qui hai fallito nel tuo lavoro? Ora non posso dirti se sono soddisfatto, mancano 35 giorni. A fine anno valuteremo".