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Hamsik: “Allegri ha cercato di portarmi prima al Milan e poi alla Juventus”

Hamsik Pjanic

Marek Hamsik, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato delle dichiarazioni sui partenopei, svelando anche un retroscena di calciomercato.

redazionejuvenews

Marek Hamsik, centrocampista del Trabzonspor ed ex Napoli, ha rilasciato delle dichiarazioni a Il Corriere dello Sport, parlando di diversi temi, con un retroscena di mercato. Ecco le sue parole sul mancato passaggio alla Juventus: "Confermo. Allegri tentò di portarmi al Milan nel 2011 e poi in bianconero? Vero. E adesso posso rivendicare con orgoglio che la stima di un allenatore di questo spessore mi ha fatto enormemente piacere. Non gli ho mai parlato direttamente ma sapevo che mi considerava degno di giocare con lui e che ne sarebbe stato contento."

Sulla vittoria del campionato turco: "Un amico, al quale sono legato, mi chiama e mi dice: ci andresti? E io: ci vado. Ero curioso, come sempre, volevo scoprire tutto quello che mi aveva raccontato Skrtel. E ora aspetto la celebrazione, quella con la Coppa e le medaglie, che avverrà alla prossima gara interna, dinnanzi al nostro pubblico. Non è finita la festa. Al Trabzonspor c’è una struttura societaria imponente. Mi manca la famiglia, che sta in Slovacchia, per la scuola dei bimbi soprattutto. Ma sono sacrifici che bisogna fare, tenendo conto dei nostri privilegi. È stato più difficile in Cina, nella seconda stagione, quella nella quale è scoppiato il Covid. Ma pure lì ho fatto un’esperienza straordinaria dal punto di vista umano."

Sull'avventura al Napoli: "È stato e resta un amore grande, che ho vissuto appieno per dodici anni. Conservo amicizie, pure nella squadra ovviamente, anche se la mia riservatezza e la mia scarsa vena da comunicatore mi frenano. Ma sento quando è possibile De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero che non sono mai svanite dal giorno dell’addio. Ho contatti con Maurizio Micheli, il capo dell’area scouting che mi portò in Italia a Brescia ed al quale devo tanto. Poi anche i compagni, certo. Non ho dimenticato nulla, mi tengo tutto: le Coppe Italia, la Supercoppa, le emozioni, i ricordi. Lo scudetto sarebbe stato giusto, ci siamo andati molto vicini. Come quest’anno, in una stagione diversa dalla nostra: stavolta se lo contendevano in tre, allora eravamo noi e la Juventus."