Dopo l'episodio di Coppa Italia che ha reso protagonista il belga Romelu Lukaku, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina potrebbe fare lo stesso con Dusan Vlahovic. Ecco le sue parole: "Lotta al razzismo? Nel caso Lukaku la FIGC c'entrava poco, c'è una competenza politica, etica e di civiltà della quale mi assumo la piena responsabilità, esercitandola nei limiti consentiti dal buon senso e dal diritto. E' quello che ho fatto e che farò se dovessero verificarsi le stesse condizioni nel caso Vlahovic. La nostra Federazione, ma tutto il mondo dello sport - ha aggiunto Gravina - è contro ogni forma di razzismo, contro tutti i razzisti. Che si tratti di Lukaku e Vlahovic non facciamo certo distinzione di maglie. Siamo tutti uniti per combattere questa piaga che è riapparsa in maniera prepotente".
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Gravina: “Nessuna distinzione tra Lukaku e Vlahovic: uniti contro il razzismo”
Gravina sugli episodi di razzismo: "Tutti uniti per combattere questa piaga che è riapparsa in maniera prepotente"
Ritornando sui fatti di Bergamo che hanno coinvolto il serbo nei minuti finali di Atalanta-Juventus, il bomber bianconero è stato bersagliato da una scia di insulti razzisti poco dopo il suo ingresso in campo. Il giocatore -stizzito- si è poi rivolto polemicamente alla curva dopo aver segnato la rete del 2-0. L'arbitro del match -il Sig.Daniele Doveri- lo ha poi ammonito per un'esultanza ritenuta provocatoria.
Nel caso in cui il cartellino rimediato da Vlahovic dovesse portare a una sua squalifica il presidente Figc ha dichiarato che interverrà con un provvedimento di grazia nei confronti del serbo.
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