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Juve, i giovani reclamano spazio: a Marassi la scossa di Miretti

Fabio Miretti
Nella partita di ieri a Marassi, pareggiata 0-0, i giovani bianconeri si sono dimostrati in grado di dare una mano alla squadra in difficoltà

redazionejuvenews

La Juventusè tornata da Marassi con un solo punto e tanta delusione. Dopo il brillante successo all'esordio contro il Sassuolo, lo 0-0 di ieri sera contro la Sampdoriasuona come una battuta d'arresto inaspettata. Fin dai primi minuti la squadra bianconera è sembrata spenta, in balìa degli uomini di Giampaolo, più aggressivi, sul pezzo, che hanno preso in mano la partita, pur portando pochi pericoli nell'area di Perin. Al di là dei meriti dell'avversario e della spinta del pubblico blucerchiato, qualcosa è mancato. C'erano assenti importanti, da Paul Pogba ad Angel Di Maria, che non possono non pesare. Ma non solo.

Nel secondo tempo di Genova la scossa per la Juve è arrivata con l'ingresso di Fabio Miretti. Il classe 2003, subentrato al posto di uno spento Weston McKennie, ha subito dato maggiore qualità alla manovra della squadra. Era stato proprio lui ad avviare l'azione del gol di Rabiot, poi annullato per la posizione di fuorigioco di Vlahovic, autore dell'assist. Il giovane centrocampista in una mezz'oretta ha mostrato agonismo e gioco in verticale, oltre a una personalità che va oltre alla sua età, andando anche a battere i piazzati. Tutte caratteristiche che Locatelli, Rabiot e McKennie non avevano fatto vedere fino a quel momento nel corso della partita.

Meno brillante, ma comunque sostanzioso, è stato l'ingresso di Nicolò Rovella. Il centrocampista classe 2001 ex Genoa, in attesa di capire se il suo futuro sarà a Torino o meno, è entrato con la voglia di dimostrare di essere un giocatore che può indossare la maglia bianconera. Nel post partita Massimiliano Allegri ha "rimproverato" ai giovani di correre troppo all'indietro. Però, al di là di qualche peccato di inesperienza tattica, sono stati proprio questi giocano ad aumentare la verticalità del gioco. In un momento di emergenza tra infortuni e condizioni atletiche non ottimali, i millennials bianconeri stanno provando a reclamare più spazio.