ESCLUSIVA - Chirico: "La Juventus manca di personalità! E Tudor..."

ESCLUSIVA – Chirico: “La Juventus manca di personalità! E Tudor…”

Marcello Chirico
Marcello Chirico ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni sul momento della Juventus e sulle prospettive della squadra

La Juventus è impegnata nel Mondiale per Club in America, dove ha fatto il suo esordio contro l’Al-Ain vincendo con il netto risultato di 5-0. Una grande iniezione di fiducia per la squadra di Igor Tudor in vista del proseguo della competizione, con i bianconeri che sembrano essersi tolti di dosso le scorie di un campionato non proprio eccelso, che li ha visti agguantare la qualificazione alla Champions League all’ultima giornata.

Del nuovo torneo e del futuro della squadra ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni Marcello Chirico: La Juventus ha fatto un buon esordio nel nuovo Mondiale per Club. Contrariamente a quanto ho sentito dopo la roboante vittoria bianconera, non ritengo l’Al-Ain una squadra così debole, tanto più che in Arabia non viene considerata tale, anzi. Un buon esordio quindi, anche se guardando alla stagione della Juventus, trasportandola sul Mondiale, non posso aspettarmi chissà cosa, visto che la stagione si può tranquillamente etichettare come deludente. Tuttavia nella partita inaugurale ho visto una Juventus libera con la mentre, che ha giocato tranquillamente e con serenità, con la testa sgombra per aver raggiunto l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League. La squadra ha giocato meglio di tante altre partite, e visti i problemi che ci sono stati con le cosiddette “piccole” in campionato, dove i bianconeri  hanno perso molti punti, la vittoria arrivata contro gli arabi è un bel segnale”. 

Tudor dal canto suo qualcosa ha dato.. 

“Si, i giocatori lo hanno accolto bene. Igor ha da subito cercato di far capire ai giocatori il suo calcio, molto più pratico e meno celebrale di quello che ha provato a portare Motta. La squadra lo ha accettato fin dall’inizio, ha spinto per mantenerlo in panchina e si è creato subito un feeling con il gruppo, che è un aspetto molto positivo. Non ricominciare da capo ha aiutato tutto l’ambiente, la squadra ha avuto questo allenatore per nove giornate, ha iniziato a conoscerlo e a capire cosa vuole, ed adesso può continuare il lavoro con la stessa figura con serenità, e questo può essere un aspetto positivo. Poi, da qui a dire che Tudor può far vincere la Juventus, questo dipenderà molto anche dai ritocchi che arriveranno sul mercato, perché oggi come oggi, con questa rosa, credo che Tudor il prossimo anno potrà centrare la qualificazione in Champions League ma niente di più”.

Il croato ha parlato di tre rinforzi.

“Si, uno per reparto almeno. Potrebbero bastare tre ritocchi, ma devono essere di livello: un centravanti forte, un centrocampista e un difensore, che devono essere prime scelte. Serve soprattutto un attaccante, perché la Juventus ha giocato senza tutta la stagione: Vlahovic non si è visto per tutto il campionato e la squadra ne ha risentito. Serve poi un centrocampista, perché i due grandi acquisti del reparto, Douglas Luiz e Koopmeiners, sono state due delusioni. L’identikit potrebbe essere quello di un giocatore alla Tonali, posto che l’arrivo dell’Azzurro mi sembra impossibile. A completamente di tutto servirà un difensore centrale che aiuti Bremer”.

Quello che ha più colpito della stagione passata è la mancanza di personalità. 

“E’ vero, alla Juventus sono mancati i leader, altrimenti in campionato avrebbe fatto meglio, ma questo è un problema che è presente da tempo. Non ci sono più i Buffon, i Chiellini, o i Del Piero che trasudano juventinità. Lo stesso Danilo, celebrato per l’attaccamento alla maglia, in campo non era sempre eccelso. In questa squadra per ora manca questo, e faccio difficoltà a trovare qualcuno che possa ergersi a tale figura. E’ una squadra con bassa personalità, e Tudor dovrà lavorare soprattutto su questo: dovrà trasmettere ai suoi giocatori la consapevolezza di essere alla Juventus, e di essere dei bravi giocatori che possono dare molto di più. Molti parlano di Locatelli come leader, che si sente juventino, ma non mi sembra un trascinatore. La leadership e la personalità nello spogliatoio devono crescere, e questo sarà il compito più arduo per Tudor. Prediamo Yildiz per esempio: è un grande giocatore, che deve però trovare la continuità in campo e fare prestazioni in serie da vero leader, cosa che per ora non è nemmeno lui”. 

 

Un grazie a Marcello Chirico per la sua disponibilità e gentilezza.

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