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Da Graca: “La Juve conta su di me e io spero di ripagare tutti per la fiducia”

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Il calciatore della Juventus under 23 ha parlato intervistato dai canali tematici bianconeri ai quali ha parlato del suo inizio di stagione e della squadra

redazionejuvenews

La Juventus ha chiuso al meglio il 2021, vincendo nell'ultima partita del girone di andata e dell'anno contro il Cagliari, grazie ai gol di Moise Kean e di Federico Bernardeschi, tornato alla rete dopo più di 500 giorni. Una fine di girone che ha preso i contorni di quella che si aspettava Massimiliano Allegri, che dopo una prima parte di girone deficitaria, è riuscito a recuperare punti dalle prime quattro, portandosi a quattro punti dal quarto posto occupato dall'Atalanta.

Gennaio sarà un mese difficile per la Juventus, che vedrà il girone di ritorno iniziare con le sfide contro Napoli e Roma, a cui farà seguito la finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter, la partita con l'Udinese, per poi terminare il mese contro Sampdoria in CoppaItalia e Milan in campionato. Una serie di sfide per cui la Juventus avrà bisogno di tutti, anche di alcuni giovani dell'Under23.

Proprio uno di questi, Marco DaGraca, ha parlato intervistato dai microfoni di JTV: "Il 27 gennaio ho esordito in prima squadra contro la SPAL, un'emozione indescrivibile: giocare con quelli più grande è sempre bello e utile, ti insegna tanto. E ora la maglietta indossata è a casa di mio nonno Cosimo, una figura fondamentale per la mia crescita professionale. C'è poi stato anche l'esordio con l'Under 23, in occasione del match contro il Grosseto, ed è arrivato subito il gol, il primo tra i pro, e anche il rinnovo con il club, fino al 2024: vuol dire molto per me, la Juve conta su di me e io spero di ripagare tutti per la fiducia datami da quando avevo 16 anni. Zauli? Lo vedo come un fratello maggiore, mi dà sempre molti consigli. È un aiuto importante per me. E ringrazio poi il mister della prima squadra per l'esordio di Champions: Allegri mi ha solo detto di giocare tranquillo e senza preoccupazione. La maglia? Sempre a mio nonno".