Alla vigilia della partita di Serie A contro la Juventus, il tecnico del Como, Cesc Fabregas, è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue parole: “La storia è storia e la Juventus è una società incredibile. Ma stiamo provando a dar battaglia indipendentemente dai nomi. Vogliamo rendere la vita difficile a tutti, provando a vincere. Alcune volte va bene, altre meno. Penso che non deve mancare voglia e mentalità di far male a chiunque, con tutto il rispetto del mondo ovviamente. Quando non sai bene cosa succede è difficile commentare. Analizzando la Juve, vedo una squadra forte e un mister con grandi idee. Io vedo cose molto interessanti, ma è la mia opinione personale. Ideali simili? Difficile da dire, io cerco di prendere dettagli di quello che fa Thiago Motta, perché da lui si può attingere”.
Fabregas: “Il bel gioco è una richiesta della proprietà del Como”

Inoltre sul progetto del Como, l’allenatore ha detto: “Io mi sento allenatore, poi aiuto in vari aspetti con un’opinione. Dove vedo la squadra non lo so. L’anno scorso si voleva creare uno stile di gioco che piace alla città e ai tifosi da portare avanti. Non è arroganza, è una promessa su indicazione della società. Bella città, bel calcio. Io avevo responsabilità di tutto questo. L’altra promessa era portare la squadra in A in due anni, ci siamo riusciti in pochi mesi. Altra esigenza, ringiovanire, ed è stato fatto. In estate il 90% della squadra è pronta per il futuro, solo pochi movimenti. E da lì si riparte per creare un nuovo gruppo, per tanti anni, con mentalità e idee. Ribadisco, se andiamo in B c’è un progetto, ovviamente speriamo di no, perché crediamo nella salvezza e nei giocatori. Io ho contratto di quattro anni, significa che il progetto è di quattro anni, non è un progetto a breve scadenza”. Leggi anche le probabili formazioni di Como-Juventus <<<