Capello: "Macedonia passaggio obbligato. CR7 meglio evitarlo"

Capello: “Macedonia passaggio obbligato. CR7 meglio evitarlo”

Capello
L'ex allenatore della Juventus è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e ha parlato dell'Italia, impegnata negli spareggi mondiali.

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Domani l’Italia affronterà la prima tappa del proprio cammino, con la speranza di andare al Mondiale in Qatar. Allo stadio Renzo Barbera la Nazionale affronterà la Macedonia del Nord. Una partita fondamentale, perché l’Italia non può permettersi di saltare un altro Mondiale. Oggi ne ha parlato anche Fabio Capello, intervistato da La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole: “La Macedonia un ostacolo serio? Diciamo che è un passaggio obbligato. Dobbiamo vincere e lo sappiamo. Ci riusciremo se avremo la voglia e l’umiltà mostrare in Inghilterra, dalla prima partita alla finale di Wembley. La grande concentrazione non ci ha mai lasciato“.

Capello, da commissario tecnico, si è qualificato due volte al Mondiale. Prima nel 2010 con l’Inghilterra, poi nel 2014 con la Russia. Sa come si affrontano queste partite: “Con tutto il rispetto, non possiamo pensare che la Macedonia sia un ostacolo insuperabile sulla strada per il Mondiale. Non si può perdere questa partita. Il vero rivale è quello che troveremo dopo, tra Portogallo e Turchia“.
L’ex tecnico ha analizzato queste ultime due: “Il Portogallo è più difficile. La Turchia è una buona squadra, ma sinceramente mi sembra più abbordabile. Il Portogallo invece lo temo, perché ha una grandissima qualità individuale dal centrocampo in su. Leggevo che potrebbe essere assente Pepe: sarebbe un’assenza fondamentale, è come Chiellini per l’Italia“.

Se si parla di Portogallo, è inevitabile pensare a CR7: “Se non giocasse, sarebbe meglio. Anche in una giornata in cui non sembra al meglio, ti fa comunque stare col fiato sospeso, crea sempre l’occasione pericolosa. Può fare gol in qualsiasi momento perché sa trovare lo spiraglio giusto. Meglio non averlo contro“.
Sul possibile turnover nella prima partita: “Anche se sembra banale posso dare solo una risposta in questo momento: battiamo la Macedonia e poi ci pensiamo“. E su Mancini: “Gli auguro di entrare nella testa dei ragazzi, come ha saputo fare quando era in Inghilterra“.

 

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