Capello, Calciopoli e quelle medaglie che ancora fanno rumore: “Le ho a casa, nessuno me le ha mai chieste indietro”
Fabio Capello non ci sta. Dopo quasi vent’anni, l’eco di Calciopoli continua a rimbombare nelle sue parole. Intervistato da Netbetnews, l’ex allenatore della Juventus torna su uno dei punti più controversi della sua carriera: gli scudetti vinti sul campo e poi cancellati a tavolino. O meglio, come li vede lui, “regalati a chi era arrivato terzo“.
Non le manda a dire: “Questa non mi è ancora passata… scusa se ti interrompo, ma parliamo di due scudetti vinti sul campo, con una squadra che era la più forte in assoluto. Cancellati? No, anzi, regalati. Fa ancora male, malissimo”. E poi quel dettaglio che lascia il segno: “Io le medaglie ce le ho ancora a casa, nessuno mi ha mai detto di riportarle”. Parole che tornano a far discutere, come ogni volta che si riapre il vaso di Calciopoli. Una ferita ancora aperta, che per molti resta il punto più basso del calcio italiano. Capello non dimentica. E forse, in fondo, non vuole farlo.